Dalle notizie arrivateci dal “Blog di Corigliano Calabro”, la società Appennine Energy S.p.A. avrebbe a disposizione le autorizzazioni, rilasciate dal Ministero dello Sviluppo Economico, per ricercare, ed un secondo momento estrarre, il petrolio dalle coste del Golfo di Taranto. Secondo l’articolo, presente sul sito di informazione della nostra Città, pare che la prima zona di mare interessata alle trivellazioni sia proprio la zona sulla quale si affacciano le città di Cassano Allo Ionio, Corigliano Calabro e Rossano Calabro.
Non voglio entrare nel merito, analizzando l’entità del danno che deriverebbe dalle trivellazioni, ma preferisco concentrarmi sui vantaggi che potrebbero derivare, a mio avviso nulli.
Corigliano Calabro, è una città di oltre 40.000 abitanti, ha un’economia prevalentemente agricola, vive anche di turismo, pesca, ed un po’ di tempo fa il settore edile era quello che garantiva un buon numero di occupati.
Allora possiamo, in un periodo di crisi così marcato come quello che stiamo vivendo, rischiare di danneggiare le poche risorse, anche mal sfruttate, a nostra disposizione? Possiamo RISCHIARE di mettere in ginocchio l’intero settore turistico ed ittico, in modo irreversibile, senza nessuna prospettiva per le nostre terre? Possiamo pensare di cancellare definitivamente un sistema agricolo che per quanto stentato consente ancora oggi a tantissime famiglie del nostro territorio di sopravvivere? Possiamo, in nome di chissà quali interessi, rischiare di distruggere PER SEMPRE tutte quelle forme di attività produttive che ci permettono di andare avanti? Io personalmente, direi di no.
DA ANNI LA MIA FAMIGLIA VIVE “ANCHE” DI AGRICOLTURA E COSI’ VOGLIO CONTINUARE.
Non mi sento certo nemico delle innovazioni tecnologiche, altrimenti rinnegherei i tempi nei quali sono nato e cresciuto, ma gradirei che queste innovazioni fossero utilizzate, da chi ha la responsabilità pubblica, in tutti quei settori, in crisi in questo periodo, che hanno dato da mangiare ai NOSTRI FAMIGLIARI e che hanno tanto ancora da darci.
Gradirei che la stessa attenzione data alle piattaforme fosse data al comporto agrumicolo della Piana di Sibari, al settore Ittico e turistico, garantendo così un futuro prospero e DURATURO alla nostra PIANA.
Per queste ragioni mi rivolgo al Sindaco, Giuseppe Geraci, invitandolo a farsi promotore con gli altri sindaci dei Comuni interessati, di una energica azione di contrasto a queste operazioni che non hanno nulla a che fare con il nostro sviluppo e la nostra economia, evitando così che in nome di una finta innovazione si possa dare un colpo di grazia alla NOSTRA SIBARITIDE.
Signor Sindaco! Lei rappresenta la Città più grande nella SIBARITIDE, ed è sua responsabilità iniziare questo percorso. Se lei saprà essere deciso, i giovani di Corigliano la seguiranno senza alcuna esitazione.
Sindaco FACCIAMO capire a ROMA che VOGLIAMO VENDERE LE CLEMENTINE, NON IL PETROLIO.
Francesco Madeo