Con una vedetta sonnecchiante al servizio di Giovanni Dima e che fino adesso stenta a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
Smaltimento di rifiuti con percentuale di raccolta differenziata irrisoria e montagne di debiti nei confronti della/e società di gestione degli impianti, un comune moroso e soprattutto tanta, ma tanta, spazzatura che ancora giace sulle strade e frazioni della città, ma quello che più sconcerta è che tale emergenza dura ormai da oltre 15 anni. Mi chiedo: ma in tutti questi anni le amministrazioni comunali di destra, di sinistra e di centro succedutesi fino ad oggi dormivano o erano distratte da altro?
Questo fiume di denaro che il comune paga ed i vari decreti di proroga commissariale per la Calabria, hanno finito con il foraggiare affari e potere del mondo politico e di quello della ‘ndrangheta senza però realizzare nessuno degli obbiettivi necessari per uscire dallo stato emergenziale. Quello che più sconcerta oggi, sono le proteste mascherate, le lacrime da coccodrillo dei due sindaci Geraci e Antoniotti, senza contare la subalternità dell’ex on. Giovanni Dima e dell’on. Giuseppe Caputo legati all’ombelico del governatore Scopelliti, i quali si guardano bene dal contraddirlo poiché in gioco c’è il loro futuro politico ed in nome di ciò, hanno svenduto il territorio, applaudendo allo scellerato accordo con l’Olanda per lo smaltimento della spazzatura che inevitabilmente darà voce alle proteste dei cittadini quando saranno chiamati a pagare il doppio della Tarsu, per servizi a loro non resi. Alla luce di tutto ciò, ci chiediamo: Quando la magistratura calabrese avvierà una definitiva inchiesta sulle società che operano nel settore della raccolta dei rifiuti? Quando i sindaci, amici di Scopelliti e non apriranno una inchiesta utile a verificare come siano stati spesi i milioni di euro elargiti per la gestione dell’emergenza rifiuti in Calabria’? Quando Corigliano, deciderà di passare dalle parole ai fatti? Noi intanto ci chiediamo, piaccia o no ai politici locali: la massa di denaro che il comune ha pagato fino ad oggi a cosa ed a chi è servita? Chiediamo al Sindaco Geraci, amico di Scopelliti e di Dima, un’inversione di tendenza rispetto alle passate gestioni ed un nuovo modo di rapportarsi con chi paga profumatamente un servizio già di per se scadente. Allora perché nonostante noi paghiamo all’ufficio del commissario per l’emergenza rifiuti circa 100 euro a tonnellata di conferito, il servizio è incredibilmente inadeguato? Lo chiediamo in primis al neo sottosegretario alla presidenza della regione Calabria nonché sottosegretario alla protezione civile anche se non eletto alle ultime elezioni politiche ma baciato ugualmente dalla benevolenza di Scopelliti, la stessa domanda la rivolgiamo anche all’on. Caputo, al nostro sindaco ed al sindaco di Rossano.
Sindaco Geraci, quando diventeranno realtà i suoi buoni propositi, i suoi fioretti, le sue fantasmagoriche promesse inerenti la Meris, la rivisitazione del contratto con la S.O.G.E.T. SPA, solerte benefattore quando il comune ha bisogno di anticipazione di soldi, del patrimonio immobiliare del comune che fino ad oggi non rende niente alle casse comunali e la fuoruscita dalle società partecipate, tutte queste promesse le rammentiamo hanno occupato e molto la sua campagna elettorale, tanto da decretarne la sua vittoria. E il suo vice e fedele avv. Oranges, così bravo e solerte a tessere prefazioni strappalacrime ai suoi comizi, speriamo che trovi il tempo per uno scatto di orgoglio e si ricordi delle sue prediche degne di Santa Maria Goretti, sbandierate nelle piazze, nei vicoli e nelle frazioni della città, una fra tutte la Conferenza stampa tenuta al Teatro Valente in piena campagna elettorale dove di fronte alle domande incalzanti dei giornalisti avete negato all’unisono che dietro il sindaco non c’era l’ingombrante ingerenza di Dima. A distanza di circa nove mesi, a differenza di una partoriente che allo scadere di tale periodo vede coronato i suoi sforzi e i suoi sacrifici, lei, il suo consiglio comunale e la sua giunta con certezza matematica subisce giornalmente il tessere della tela da parte del politico Dima. Condividiamo la tesi di alcuni ambienti politici di sinistra quando affermano che il politico in questione le piaccia o no, libero di smentirci, ma non di OFFENDERCI è li a decidere per tutti le sorti del comune. La prova, se c’è ne era bisogno l’ha si è avuta il primo di marzo scorso, durante la sua conferenza stampa, anche in questa occasione era sempre lui Dima a decidere chi doveva intervenire e quale erano le domande opportune da fare. In Lei sig. Sindaco e nella sua maggioranza, ci dispiace rammentarvelo, le soluzioni ai tanti guai del comune fino ad oggi sono in uno stato comatoso tutto da decifrare. Quello che ci lascia perplessi è che raccoglie consensi anche tra le fila della inconsistente opposizione del PD e del M5S che simili a piccoli padroncini gestiscono il partito ed il movimento solo per apparire. Per quanto riguarda il secondo e scusateci se non abbiamo peli sulla lingua, crediamo forse a torto che la sua opposizione troppo soft stenta a prendere corpo e spazio in consiglio comunale e fuori da esso, forse per la indiretta parentela con il numero due dell’amministrazione Geraci.
Per il movimento centro storico: Un progetto per non morire.
Luzzi Giorgio.