La gente incomincia ad essere stanca. Troppe cose non vanno. La Città, grazie a questa compagine che ne regge le sorti è come se fosse stata risucchiata in una spirale stringente, quella della non-programmazione; quella della inerzia; quella della inconcludenza e del disimpegno. A fronte di questa “realtà” i cittadini non chiedono mica la luna o la realizzazione di chissà quale opera, ma vorrebbero solo vedere che la propria città si presentasse pulita, ordinata, con strade “sane” e percorribili, con marciapiedi non invasi da erbacce, con l’acqua che arrivasse nelle civili abitazioni con regolarità.
Insomma vorrebbero vivere in maniera dignitosa in una città dignitosa e accogliente. Invece non è così. Niente di tutto questo. I cittadini sono visti da quest’Amministrazione come mucche da mungere, buoni solo a pagare le tasse con le aliquote elevate al massimo e senza tenere conto né del reddito né del quoziente familiare. E i rispettivi servizi, dove sono?
Il Sindaco Geraci è da 30 mesi che amministra la città e pure i nostri contesti urbani invece di migliorare in termini di vivibilità e progresso stanno peggiorando. E pure tanto lo stesso Sindaco quanto i “suoi” Assessori parlano e disquisiscono in maniera astratta, senza dare fondamenti reali alla propria azione di governo. Si vive aspettando il tempo che passi, senza uno straccio di “idea”. Non c’è programmazione, non c’è pianificazione, si vive aspettando l’emergenza. Perché se non si programma, e l’azione politica non s’inserisce in una visione d’insieme i problemi lievitano, si aggravano, si moltiplicano fino ad imporsi diventando “urgenze”.
Esempio se il Sindaco Geraci e l’Assessore all’Ambiente Chiurco avessero predisposto per tempo la “cura” e quindi il servizio di “pulizia dei canali di scolo (di c.da Cannata, di c.da Muzzari, di c.da S. Francesco, di c.da S. Lucia, di c.da Boscarello ecc.) che interessano la Città forse il nubifragio nella città non avrebbe avuto lo stesso impattato e causato i danni che ha lasciato. Invece erano (e sono) sporche ancora le cunette, i tombini, le griglie stradali. Il Sindaco o l’Assessore Chiurco in questi anni hanno scritto una lettera agli organi provinciali e regionali per segnalare, sollecitare la pulizia dei torrenti che solcano il nostro territorio?
Tutte queste cose sono e dovrebbero essere nella normalità, nella prassi di un’Amministrazione comunale. Ma evidentemente non da noi. E’ “queste” mancanze non riguardano soltanto il settore e l’ambito ambientale, ma riguardano tutti i settori . E allora, di cosa parliamo?
Ieri (così ci dice qualche bravo giornalista confermando i “vocii” che circolano per il paese) il Sindaco Geraci voleva dimissionare l’Assessora Ceo. Non abbiamo saputo ancora il motivo di questo sua iniziativa. Ma se fosse lo scarso rendimento, mi chiedo perché l’assessore Ceo e non l’assessore Mingrone? perché lei e non l’assessore Apicella? perché lei e non l’assessore e vice sindaco Oranges? Perché lei e non l’assessore Granata?
Ecco l’“insolvenza” politico e amministrativo non riguarda solo un ambito dell’Amministrazione ma coinvolge e si estende a macchia d’olio su tutta la macchina comunale. E allora?
Il punto è questo ed è abbastanza chiaro: bisogna cambiare. Occorre un momento di rottura per dare una svolta all’azione di governo. E per farlo occorre cambiare registro e quindi i diretti responsabili ovvero la squadra degli assessori. E poi aprire le porte del municipio favorendo il dialogo con la popolazione, le categorie, le professioni ecc. E quindi stabilire il percorso da seguire, con dei punti salienti, nella programmazione di questa seconda parte di mandato del sindaco Geraci. Altrimenti è l’agonia. Nessun cittadino vuole le dimissioni del sindaco, ma tutti vogliono un momento di svolta per avere dei “risultati”. Dire che tutto va bene non serve a nulla. Dire che i problemi ci sono e la colpa e di altri serve men che meno.
Perché il sindaco Geraci non compie questo passo? Forse non ne ha l’autorevolezza e la forza? E’ vero che nella sua giunta si è circondato di amici e quindi persone di sua fiducia, ma la politica è un’altra cosa. Nei momenti eccezionali ci vogliono scelte nette, chiare e forti.
Oggi c’è il Consiglio e siamo certi che andrà in scena il solito ritornello: “Ci sono problemi”… “non ci sono soldi”… “tutti sono contro di me”… “mi posso anche dimettere”… “la colpa non è mia”… “io per l’alluvione non ho colpe”… e via di questo passo. Mi auguro che non sia così. Mi auguro che il sindaco Geraci si liberi di se stesso, per azzerare tutto e iniziare da zero. Magari coinvolgendo e responsabilizzando i consiglieri, che hanno contratto un “debito” con la città nel momento in cui ci hanno “messo la faccia”.