Le liste civiche, nelle prossime elezioni, dovrebbero stare fuori, dai tavoli dei partiti, invece hanno tutte o quasi paternità politica.
Fare la cosa giusta, per il territorio non è sommarsi al più forte, ma portare avanti i propri processi, raccogliendo consensi e forza, come risposta ad una politica oramai etichettata, come vertice decisionale, che si dà poteri che non ha, e grazie a 15 su 100 decide per tutti. La domanda è, si può immaginare una presa di coscienza cittadina di come siamo messi?