di Giuseppe Tagliaferro
Cari Segretari provinciali e regionali, al di là dell’apprezzabile cordialità con cui è stato rivolto l’invito a partecipare alla “riunione operativa” per venerdì 8 marzo 2024 presso la Federazione Provinciale di Cosenza,
resta l’esigenza di dover evidenziare come la nota situazione locale, avrebbe dovuto indurre soprattutto il partito regionale, posto che con il segretario provinciale è stato oggetto di diverse interlocuzioni con valutazioni e considerazioni condivisi, a essere più presente nella nostra realtà, pur comprendendo gli impegni gravosi di parlamentare del segretario regionale.
Tanto perché la terza città della Calabria soprattutto dopo lo sforzo delle popolazioni dei due ex comuni di aver favorito la fusione, che costituisce la più grande novità istituzionale mai prima avuta per la stessa regione Calabria per le dimensioni della nuova realtà – merita maggiore attenzione e ci si aspettava un contributo a sostenere un percorso formativo decisionale in vista delle ormai prossime elezioni comunali che, tanto più coincidente con le elezioni del Parlamento Europeo, rappresentano una vera sfida, che imponeva di ricercare una ampia coalizione progressista con tutte quelle forze politiche, per sospingere la costruzione di un progetto politico collettivo ed alternativo al Governo Nazionale di destra, da cui non si può prescindere, e la Sardegna insegna.
E’ mancato tutto questo, che avrebbe anche consentito al partito regionale, ai dirigenti provinciali e agli stessi esponenti politici di conoscere meglio la situazione locale, le dinamiche interne ed il rapporto con la cittadinanza, senza scorciatoie talvolta influenzate da personalismi e da interessi elettoralistici estemporanei, avulse da un più definito progetto politico comune.
Fa riflettere l’invito oggi a partecipare alla riunione per venerdì 8, in quanto indicata come
Per quanto cordiale il Tuo invito, pur comprendo la tua posizione caro Vittorio e le sollecitazioni che avrai ricevuto, tuttavia, interpretando il comune sentimento di tanti, non solo di dirigenti locali ed iscritti, ma è pensiero diffuso nell’opinione pubblico, che non si può partecipare ad una tale “riunione” per le modalità e i tempi con cui è stata indetta, occorrendo salvaguardare anche la dignità del circolo di Corigliano Rossano del PD, che per definizione è un partito democratico e si basa sul rispetto delle regole democratiche nella formazione delle decisioni.
A questo punto, viceversa, l’invito è rivolto a tutti voi a venire qui a Corigliano-Rossano per discutere delle prossime elezioni comunali ed Europee, con tutti i dirigenti, ma altresì caro Vittorio ad indire una riunione della segreteria provinciale, di cui faccio parte, perché dovrebbe discutere delle elezioni comunali in questione, prima di fare ogni altra riunione, compresa quella di venerdì 8 marzo.
Cordialmente. Giuseppe Tagliaferro