Il recente Carnevale di Corigliano, alla luce della notevole partecipazione di cittadini, si è configurato come un significativo esempio di operosità della Pro Loco all’insegna della piena sinergia con altri sodalizi presenti sul territorio.
Una formula vincente che porta con sé il desiderio della comunità di riappropriarsi dei luoghi e delle radici di ciascheduno dopo il lungo periodo di pandemia, nonché la ferrea volontà di valorizzare i segni distintivi della memoria della comunità.
Il merito di tale preziosa ‘operazione culturale’, capace di innescare virtuosi percorsi, va ascritto a Valeria Capalbo, sensibile e generosa presidente della Pro Loco di Corigliano, ed a tante preziose ‘anime’ dell’associazionismo, della storia e delle tradizioni locali. Tra tutti, il ruolo svolto, con la consueta passione di sempre, dal già presidente della Pro Loco di Corigliano, il dinamico Domenico Terenzio, dai sempre presenti Mario Amica, Giuseppe Pucci e Francesco Verardi, dal presidente della Pro Loco di Rossano, Federico Smurra, e via discorrendo. Un perfetto connubio tra società civile, Amministrazione Comunale e sodalizi che hanno apportato fattiva collaborazione per la buona riuscita dell’evento, celebrata nella serata di ieri alla presenza anche del sindaco Flavio Stasi.
Plauso e soddisfazione, dunque, per questa ben collaudata ‘ricetta’ all’insegna dell’identità che ci consegna un duplice messaggio: da un lato, la buona volontà e sensibilità di tanti cittadini e, dall’altro, il ruolo centrale delle Pro Loco, il cui bagaglio d’esperienza merita di essere ulteriormente valorizzato.
FABIO PISTOIA