E’ partito in queste settimane il progetto “Fuori dal tunnel” 2014. Con la collaborazione e la sensibilità della Provincia di Cosenza , nella persona dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Francesca Corigliano, ha avuto inizio anche quest’anno il percorso dedicato alla prevenzione dalle sostanze stupefacenti. Ideato e promosso dall’associazione “Opus Hominum” in sinergia con Cometa radio, la prima tappa ha avuto luogo presso l’istituto Itg “Falcone-Borsellino”.
Interessate le prime classi che come oggetto hanno avuto l’ascolto delle interviste realizzate dalla giornalista Antonia Russo con i ragazzi della comunità terapeutica Saman. Ascolto pilotato dall’equipe che assiste nella comprensione dei vari passaggi gli alunni. Staff composto dal presidente dell’associazione Eugenio Campilongo, dai docenti della scuola e da Anna Di Noia del Ser.T di Corigliano. Conclusa la fase auditiva di ciascuna intervista, gli alunni hanno avuto modo di rivolgere i vari quesiti agli esperti presenti. Domande dettagliate rivolte all’interesse scolastico ma soprattutto alla conoscenza di situazioni di devianza. Qualche alunno ha fatto richiesta di poter visitare la comunità terapeutica, mentre altri si sono soffermati su come comportarsi nel momento in cui un amico è ” in difficoltà “. Approfondita anche la tematica delle droghe del “sabato sera”. Dipendenze e suoi effetti con tanto di questionario redatto e propedeutico per una valutazione della conoscenza della problematica da parte dei ragazzi. Effettuata l’analisi delle percentuali delle risposte offerte, si è potuto indicizzare che c’è la consapevolezza della dipendenza, intesa come una malattia del cervello, è recepita per il 75%. E ancora che tutte le sostanze elencate, Marijuana, Cocaina, Nicotina, Alcol, danno dipendenza per il 76%. Ma non solo: nessuno tra i comportamenti indicati, fumare cocaina, fumare marijuana, assumere ecstasi ad un rave, navigare su internet continuamente, è sicuro. Da evidenziare che è ben chiara la tossicità da cocaina, poiché nessuno ha indicato fumarla come comportamento sicuro, mentre risulta che per il 43% di essi navigare su internet continuamente è un comportamento sicuro. Errata convinzione che un comportamento d’abuso può essere interrotto e ci si può salvare dalla dipendenza stimata al 58%. Non è, invece, ben chiaro il potere tossicomatico e la tossicità da cannabinoidi che vengono sottovalutati. L’ecstasy viene considerata come sostanza che maggiormente può indurre comportamenti sessuali a rischio per HIV, mentre scarsa pericolosità in tal senso è data all’alcol. Risulta anche dai test che l’interruzione brusca nell’uso di sostanze in chi è dipendente, determina astinenza per il 52% e che la disintossicazione è un processo che consente all’organismo di liberarsi dalle droghe per il 59% Su questa traccia il prossimo appuntamento è con l’ Ipsia “N. Green” per domani 9 aprile.
Cristian Fiorentino