“Con i mattoni si costruisce, grazie alle radici si cresce”. Come non essere d’accordo con questo adagio della scrittrice Susanna Tamaro? Di certo, ad essere concorde con questo pensiero, tramutandolo in filosofia di vita, è il concittadino Daniele Campana, che della “cultura delle radici” ne è solerte ambasciatore.
Pluripremiato dal Gambero Rosso, il Nostro, nei giorni scorsi, è stato protagonista di un evento svoltosi nell’incantevole cornice di Villa Borghese, all’uopo preposto palcoscenico d’onore nell’ambito del cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Un importante momento per la Calabria, ma in realtà per il Paese intero. Il buon Daniele, difatti, è stato presente nel novero della prestigiosa Festa del Cinema di Roma.
Campana, con la sua proverbiale modestia, ha raccontato il segreto del suo successo: la pizza “rievocativa”. Ricordi, emozioni, saperi, sapori, tradizioni riaffiorano nelle sue creazioni, che egli sapientemente modella al pari di un maestro vetraio di Murano. Per lui, difatti, anche il gesto di cospargere d’origano una teglia di pizza appena sfornata è esercizio d’arte, parimenti ai suoi tratti d’umanità e gentilezza dispensati nella quotidianità.
Una bottega, la sua, a metà tra il laboratorio che ci restituisce la lentezza degli artigiani e del tempo che fu con le mutate esigenze dell’odierna realtà. Daniele Campana, giovane per i natali ma saggio in professione e comportamenti, è tornato dunque a far parlare di sé, come sempre senza fronzoli e al di là degli angusti confini comunali.
Si rischia di cadere nella retorica nel celebrare le gesta culinarie di Daniele, figlio d’arte di nome e di fatto, poiché il suo “regno”, situato nella centralissima via Nazionale dello scalo cittadino, è casa e famiglia di tutti. Ingredienti nuovi e antichi, in un mirabile mix di tradizione e innovazione che non lascia nulla al caso.
Il segreto di Daniele e della sua “vocazione” è ciò che infonde nelle pregiate farine: il buongusto, la ricerca infinita, la scoperta di mondi inesplorati per soddisfare al meglio la sempre più vasta clientela. Supportato da un giovane e qualificato staff, Campana rende onore al cognome che porta: lavoro e dignità sono i punti salienti del suo quotidiano agire.
Umile nell’esercizio della sua maestria, generoso e cordiale con chiunque e aperto ai cambiamenti, alle evoluzioni, alle cangianti novità dei tempi, seppur sempre rispettoso delle usanze tramandate dagli avi. Complimenti e ad maiora a Daniele Campana: amico personale, amico di noi tutti, amico della città.
FABIO PISTOIA