L’app di trading online Robinhood si prepara alla quotazione in Borsa per lo sbarco a Wall Street, con la presentazione dei documenti da parte dei legali dell’azienda americana per la richiesta di IPO. Al momento il fascicolo è al vaglio della SEC, l’autorità degli Stati Uniti per i mercati finanziari, in attesa del via libera per l’offerta pubblica iniziale. Secondo Bloomberg, l’IPO di Robinhood potrebbe avvenire entro il secondo trimestre del 2021, con una quotazione che probabilmente avverrà al Nasdaq in qualità di società fintech.
L’operazione arriva in un momento particolare per l’impresa statunitense specializzata nei servizi di trading online da mobile, infatti il 2020 da record è stato contrassegnato non solo da una crescita impressionante di utenti, con il CEO Vladimir Tenev che ha affermato come l’app abbia superato i 13 milioni di clienti. Robinhood sta anche affrontando una serie di contenziosi legali, intentanti da alcuni trader che hanno perso soldi durante il caso GameStop e non solo, oltre ai chiarimenti richiesti dalle istituzioni americane e dalla stessa SEC.
Come funziona il business di Robinhood nel trading mobile
In vista della quotazione di Robinhood, con nuovi scenari e opportunità d’investimento che si apriranno nei prossimi mesi, cresce l’interesse nei confronti di un’azienda in grado di mettere a segno una crescita straordinaria, sebbene non siano mancate le polemiche fin dagli inizi. Secondo un’interessante recensione pubblicata sul portale Diventaretrader.com, dove vengono analizzate luci e ombre su Robinhood in modo dettagliato, l’app di trading online presenta diverse problematiche legate al suo modello di business.
Innanzitutto, Robinhood guadagna soprattutto dalla vendita di informazioni dei suoi utenti, infatti quando un trader posiziona un ordine non viene eseguito dalla società ma da aziende terze, quindi, di fatto, l’app cede i dati sugli investimenti finanziari dei clienti ad altre imprese. Quest’ultime hanno il compito di provare a piazzare gli ordini, operazione che non sempre può andare a buon fine, tuttavia entrano anche in possesso di informazioni importanti sui flussi finanziari degli investitori retail.
Stiamo parlando di milioni di ordini d’investimento al giorno, una mole di dati che in mano a una società finanziaria possono valere oro, in quanto l’azienda di brokeraggio può usare queste informazioni per investire in modo consapevole in base ai movimenti dei trader privati. Ad esempio, il broker che deve eseguire le operazioni può notare che sono presenti migliaia di richieste per posizioni long su un determinato titolo, investimenti che inevitabilmente faranno aumentare la quotazione dell’asset. Quindi, può investire su quel titolo prima di posizionare gli ordini, approfittando del successivo rialzo per ottenere un profitto sicuro.
Oltre a questo problema Robinhood è coinvolta in diverse cause legali, quasi tutte intraprese contro inefficienze del servizio clienti dell’app, la scarsa trasparenza, perdite che sarebbero state dettate dalla mancata esecuzione di ordini e il famoso blocco al trading sulle azioni GameStop, avvenuto nel momento del boom del titolo causato dai trader di WallStreetBets. Altre criticità di Robinhood sono legate alla gamification del trading online, in quanto l’app è stata accusata di semplificare eccessivamente gli investimenti online e non far percepire agli utenti il reale rischio.
Trading online: cosa imparare dall’esperienza di Robinhood
L’avventura di Robinhood a Wall Street è appena iniziata, infatti con l’IPO sarà ancora più in grado di crescere e sviluppare il suo modello di business, nonostante le numerose controversie. Secondo gli esperti, i problemi principali dell’app di trading online sono la poca trasparenza, il potenziale conflitto d’interesse e la proposta degli investimenti come adatti a tutti, anche alle persone senza nessun tipo di esperienza e nessuna voglia di apprendere le basi del trading finanziario.
È evidente come si tratti di un approccio sbagliato per una persona che vuole investire online, quindi anche se Robinhood è disponibile soltanto negli Stati Uniti è importante trarre alcune lezioni utili. Prima di tutto non bisogna mai prendere il trading come un gioco, ma è necessario essere disposti a studiare e migliorare le proprie competenze per investire in modo consapevole. In secondo luogo è fondamentale pagare il giusto prezzo per un servizio di qualità, preferendo un broker più etico e trasparente anche se presenta dei costi leggermente più alti.
Inoltre, è indispensabile avvicinarsi al mondo finanziario in modo cauto, facendo pratica con un conto demo per ridurre i rischi legati alla mancanza di esperienza iniziale, per cominciare a investire soltanto quando si è realmente pronti a farlo. Infine, è necessario non pensare che il trading online sia uno strumento per diventare ricchi in fretta senza fare nulla. Al contrario, si tratta di un’attività finanziaria che richiede impegno, studio e dedizione, con risultati che possono arrivare nel lungo periodo imparando a controllare il rischio per investire in modo sostenibile.