L’Arte è incommensurabile, irraggiungibile, inarrivabile. Al liceo studi la Storia dell’Arte, attraverso il cinema e la letteratura scopri poi la Sindrome di Stendhal, che altro non è che il visibilio e l’estasi che si provano al cospetto di mirabile opera.
È difficile fornire definizione univoca di simile e alta manifestazione dell’intelletto, ciascheduno ne ha spesso una tutta sua. Molto più semplicemente, tuttavia, è espressione dell’umano consorzio che si manifesta in modo cangiante e, soprattutto, personale: ci s’accosta ad essa perseguendo i propri naturali istinti. Così facendo, si crea dal nulla un dipinto, frutto del proprio ingegno e, soprattutto, della volontà di donare.
E’ infatti un bel regalo quello ricevuto da Rino Gattuso, icona dello sport e figlio illustre di Corigliano, nelle ultime ore, direttamente da Castel Volturno. All’allenatore del Napoli è stata consegnata un’opera del giovane artista napoletano e tifoso Vincenzo Lamagna, un quadro tutto dedicato all’ex campione del mondo: «In questa opera c’è tutto l’amore per l’arte, la persona e la mia squadra del cuore».
Un gesto di generosità, dunque, che coniuga la passione per il proprio beniamino e i colori della squadra prediletta con quella per la pittura. Un modo per esprimere al meglio le rispettive virtù attraverso l’Arte e il suo linguaggio universale.
Fabio Pistoia