Il nuovo sindaco della città unita sarà colui che unisce due sentimenti, due cuori, molte braccia, molti ingegni, molte povertà, molte ricchezze e tanto altro. Dovrà unire per sedere sulla poltrona nuova: tutti coloro che puntano a dividere saranno sconfitti dalla storia, chi saprà unire meglio avrà l’onore di tagliare per primo il nastro della nuova città.
Così i cittadini e gli abitanti che si riconosceranno in lui lo porteranno nel comune nuovo; dovrà non solo avere il nome nuovo, ma una casa nuova, dove tutti si possano sentire rappresentati, uffici e funzionari nuovi al servizio di un popolo nuovo .
E così piano piano nel tempo, nei mesi e negli anni ci saranno le strade nuove, i quartieri nuovi, gli alberi nuovi, le scuole e i servizi nuovi . Si dovrà fare il depuratore nuovo che serva tutta la città comprese le sue frazioni, i suoi torrenti, le sue spiagge, i suo boschi.
Non è un sogno questo, ma sarà la realtà di questa nuova città che stiamo costruendo, ci vuole il nostro impegno comune , mano nella mano, per costruire piano piano con la pazienza e l’impegno ciò che serve a questa nuova creatura frutto della fantasia creativa di due popoli che hanno scelto di unirsi.
Non abbiano timore i due centri storici, uno più bello e affascinante dell’altro: essi diventeranno piano piano meta di un turismo sempre più curioso di vedere, conoscere, assaggiare la bellezza e il fascino dei luoghi e dei personaggi. E la nuova città saprà ridare ad essi la dignità che meritano e i servizi che sono necessari e utili a tutta la comunità.
Ci sarà un vincitore: il popolo della città di CoriglianoRossano.
Prof. Fabio Menin