In altre città, un funerale è solo un’interruzione del traffico. In questo paese è una forma di intrattenimento. La morte di un borgo!!! Manifesto funebre.
E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cittadini il Borgo Antico di Corigliano Calabro di anni 1300. Ne danno il triste annuncio alcuni fedeli cittadini, commercianti, uomini, donne e bambini tutti. La veglia di preghiera si terrà ad ogni consiglio comunale di codesta città. I funerali avranno luogo ogni santo giorno, a partire dall’alba e sino al tramonto.
Un particolare ringraziamento va alla classe politica, inadeguata; ai sindaci e loro amministrazioni, a partire dagli inizi degli anni ’80, inadeguati; ai cittadini, che hanno abbandonato le loro abitazioni in uno stato fatiscente; ai commercianti, che hanno chiuso le loro botteghe lasciandole in stato di abbandono totale; alle innumerevoli associazioni locali (no profit), che non hanno curato e salvaguardato il loro unico centro storico-culturale-sociale; alle professionalità tecnici ed imprenditori edili, che hanno costruito e costruito senza saper ripristinare; ed a quanti nulla è fregato del suo abbandono.
Il corteo funebre, mortorio, e, le esequie, si tengono ogni giorno per le vie del borgo, sotto gli occhi increduli di chi ancora lì vive e lavora e di chi vi si reca a porgergli l’ultimo saluto.
Condoglianze inviateci dai nostri futuri figli:
“In una simile circostanza dove le parole sono inutili, ci uniamo con tanto affetto al vostro dolore. La tragedia che ha colpito il nostro borgo antico è per noi motivo di dolore. Vogliate gradire le nostre più sentite condoglianze”.
Amen
Esiodo
Foto: dott. Carlo Caruso (gentilmente concessa)