Mai come quest’anno non c’è cosa più bella e importante che augurarvi Buon Natale. E’ un gesto che noi, atei devoti, questa volta facciamo con la testa oltre che con il cuore, perché oggi, nella nostra società libera e civile, augurare Buon Natale significa impedire che la parte peggiore della vile classe dirigente che ci ritroviamo lo rimuova dalla nostra vita e dalla nostra memoria, come hanno fatto, con un gesto senza precedenti, quei presidi che hanno vietato crocifisso e presepe nelle loro miserabili aule,
in nome di quel nichilismo multiculturale e di quel fondamentalismo laicista, da sempre anticamera del totalitarismo, per i quali fedi e culture sono tutte uguali. Noi, contro questa feccia che il Natale lo avversa e lo nega nella sua essenza, e soprattutto contro gli indifferenti che a chi festeggia il Natale, magari osando perfino viverne i significati religiosi, danno una pacca sulla spalla di bonaria superiorità, diciamo che siamo orgogliosi del Natale e perciò ce lo teniamo ben stretto.
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