E’ prevedibile che in una campagna elettorale come la nostra, molte e tante saranno le voci che diranno la loro su candidati a sindaco e a consigliere comunale. Se ne diranno di belle e di brutte, favorevoli e sfavorevoli. Ma quando, ancora, si tenta di spargere veleno, di ingenerare confusione, si affermano cose che non stanno né in cielo né in terra, si riferiscono e scrivono cose che rasentano il falso e, quindi, che sono anche offensive della dignità di un uomo, allora . . . è troppo!
Infondato è il titolo che prelude al nuovo grande patto per la riconquista della Città, perché avrebbe dovuto dire, l’ultroneo Comitato spontaneo, sorto all’indomani della presentazione delle liste, a che conquista fa riferimento, in che termini, in che modi, visto che . . . non c’è nulla da conquistare ma solo di servire.
Su quali fondamenta afferma, falsamente, che “molti ex consiglieri di centrodestra, la maggior parte di quelli uscenti, li ritroviamo candidati nelle liste che sostengono il candidato Giuseppe Geraci…”. Chi sarebbero questi molti soggetti? E se il riferimento è rivolto ai soli due presenti in lista, Adriano Primavera e Giuseppe Risafi, ebbene! Lo si chieda a loro perché hanno scelto di candidarsi con Giuseppe Geraci e non con l’altra parte. Diranno, sicuramente, che da questa parte c’è più affidabilità e più garanzia di buona amministrazione. E si dica, poi, se vi è qualche eccezione da muovere in ordine alla loro personalità e dignità.
Dica, ancora, chi sono i figli, i nipoti, i parenti, gli affini che hanno a che fare con i palazzinari e i costruttori. Ma . . . mi rendo conto che l’interlocutore non ha ben letto le liste e si limita a gettare fango sulla indiscussa credibilità e onestà di un concorrente alla carica di Sindaco che, se da un lato è ritenuto il più favorito, io ritengo sia il più temuto.
E, falsamente ancora, si attribuisce a Geraci e a Dima , la maggiore responsabilità del disagio che… Corigliano ha dovuto subire.
Tale affermazione svela la provenienza del comunicato. Mi chiedo e chiedo: il disagio avvertito è di Corigliano o di “qualcuno” che, volendosi, per forza, candidare con Geraci, ha ottenuto un secco “NO” perché molti e tanti erano i pregiudizi, tante le chiacchiere…?
Si è svuotato il PDL! Ebbene!
Perché, invece di “percuotere” il buon nome di chi ha fatto una scelta, ha deciso di concorrere con liste e movimenti civici, di prendere le distanze dai partiti, non disdegnando anche di aprire a soggetti provenienti da tutte le aree politiche compresa quella del centrodestra, non si analizzano tutte le liste, non si parla degli altri candidati, non si commenta su tutti e ciascuno e… sul loro passato?
Non si comprende, quindi, quale sia stato il sabotaggio recepito, udite, udite, dai vertici del PDL.
Si dica, ma si dica tutta.
Si dica, allora, al popolo, che Geraci è stato “implorato”, anche dai vertici del PDL, fino alla tarda sera del 25 aprile – a 48 ore dal deposito delle liste -, perché accettasse, nel suo cartello elettorale, anche la lista e il simbolo del PDL.
Si dica alla gente che Geraci ha detto NO per rispetto e fedeltà all’unico patto sottoscritto che è stato, è e sarà, quello con l’intera comunità coriglianese.
Si dica all’elettorato, specie a quello del PDL, che fino all’ultimo minuto, incassato il rifiuto geraciano, ci si è arrampicati sugli specchi per costruire una lista e reperire un candidato a sindaco, a trovare alleanze che, poi,… non ci sono state.
Altro che fandonie, altro che tradimento…! Dove sta la verità?
Il tempo è galantuomo (gh’è mastr’j l’opera)! Se tanti, dopo la triste parentesi, si sono ravveduti, hanno rivisto atteggiamenti, comportamenti e si sono ricreduti in Geraci ciò non può che inorgoglire il Nostro e fare onore a chi ha meditato.
Sicuri e certi che Corigliano ha bisogno di serenità e di respirare aria salubre e fresca, la coalizione a sostegno della candidatura Geraci ha deciso di condurre una competizione elettorale all’insegna della correttezza e del rispetto per gli uomini e per le idee.
Ma si sappia!
Geraci – e con lui l’intero gruppo che lo sostiene – è disponibile al confronto dialettico, a subire anche attacchi, critiche e biasimi ma… su fatti e cose vere.
Se, invece, si assisterà, ancora, allo sputo dei veleni, se la campagna elettorale sarà incentrata sul vituperio, sulla cattiveria e sulla menzogna, ci si vedrà costretti a rinvangare il passato e, carte alla mano, si metterà il dito nella piaga, si affonderanno le mani nelle ferite e… ciascuno e tutti dovranno dar conto alla comunità. Specie quelli che si mascherano dietro il “nuovo” e invocano “primati” che di tutto sanno tranne che di coerenza e lealtà.
Franco Oranges
Portavoce di Giuseppe Geraci e delle Liste che lo sostengono