Il mondo del calcio negli ultimi anni è stato riempito di analisi dei dati, con molte squadre che sfruttano l’innovazione tecnologica per ottenere un vantaggio competitivo sul campo. In questo articolo parleremo dell’effettiva importanza dei dati nel calcio, da statistiche avanzate e analisi delle prestazioni alle decisioni tattiche durante la partita. Scopriremo come l’analisi dei dati sta rivoluzionando il modo in cui il calcio viene valutato e seguito, offrendo coinvolgimento per i fan e aprendo nuove prospettive per le squadre che vogliono affermarsi a livello mondiale
Statistiche nel calcio: quanto sono importanti?
La considerazione dei vari dati nel calcio di oggi è partita relativamente da poco. Con questo, ovviamente, intendiamo tutto ciò che va oltre i semplici risultati o i vari marcatori. La chiave di svolta per l’importanza dei dati nel calcio è arrivata con “Moneyball: L’arte di vincere”, film premiato dalla critica che ha mostrato un lato mai visto fino a quel momento.
Il film racconta la vera storia di Billy Beane, il general manager degli Oakland Athletics, che rivoluzionò il baseball usando analisi statistiche avanzate per selezionare i giocatori. Combattendo lo scetticismo, Beane nel film dimostra che i dati possono guidare le decisioni, portando un team dal budget ristretto al successo.
Da quel momento, le statistiche sul calcio e sugli altri sport si sono diffuse sempre di più. Fondamentali per gli appassionati alla ricerca di statistiche per scommesse calcio, sono tante le variabili considerate nella grandissima raccolta dati aggiornata per ogni partita.
Molti allenatori hanno iniziato ad adottare la “filosofia della statistica” sul campo per scegliere i giocatori e le tattiche adatte ai vari contesti, anche con un discreto successo.
Qualsiasi tifoso italiano può andare a spulciare le statistiche della Serie A, ma solo i professionisti sanno davvero come usarli per ottenere un vero vantaggio sul campo.
L’esempio Brentford
La situazione sembra quasi essere un “dentro o fuori”, dove le squadre che non si affidano all’analisi dei dati rimangono molto indietro rispetto a quelle che hanno già abbracciato la filosofia. Uno dei club pionieri dell’analisi dei dati calcistici è il Brentford, acquistato da Matthew Benham (considerato il “Beane del calcio” dato l’orientamento all’analisi dei dati).
Benham, noto per la sua abilità nel settore finanziario e delle scommesse, è una figura chiave nel calcio. Laureato in fisica ad Oxford, ha accumulato esperienza in finanza e nel gioco d’azzardo britannico, fondando SmartOdds, una società di consulenza per scommettitori professionisti di grande successo.
Nel 2006, Benham è stato tra gli investitori che hanno salvato il Brentford dalla bancarotta, diventando successivamente azionista di maggioranza. Con la sua leadership e la sua filosofia orientata alle statistiche, il club ha ottenuto risultati straordinari, tornando in seconda divisione per la prima volta in vent’anni nel 2012.
L’utilizzo dei dati, in questo caso, è stato fatto maggiormente per lo scouting, dove vari talenti sono stati scoperti proprio dal Brentford e portati successivamente nei piani alti del calcio inglese.
Verso un nuovo calcio
Molti settori giovanili (come quello del Liverpool o dell’AZ Alkmaar in Olanda) stanno adottando strategie di analisi dei dati per migliorare le loro prestazioni e trovare i giocatori da far crescere. L’impressione è che questa corrente continuerà per molto tempo.
L’evoluzione dei dati nel calcio è inarrestabile. In futuro, la loro importanza crescerà costantemente, ridefinendo la gestione delle squadre, l’analisi delle prestazioni e la scelta dei nuovi giocatori. L’era dei numeri nel calcio è appena cominciata, e promette di portare il gioco a nuovi livelli.