La misura è colma! La caratteristica che contraddistingue i Coriglianesi è quella di farli assomigliare ai muli, caparbi e senza reazioni quando li prendi a bastonate, anzi più li bastoni e più ti servono. È di queste ore il grido di allarme ( l’ennesimo nello specifico per la verità) che Giuseppe Campanella, coordinatore del reparto di chirurgia dell’ospedale di corigliano ha lanciato alla popolazione Coriglianese. L’Ospedale purtroppo, caro Giuseppe, è proprio il simbolo vivente di questo connaturato servilismo.
Ora non voglio addentrarmi nell’inestricabile labirinto di norme, sigle, acronimi, SOP, Hub , Spoke e porcherie simili, lessico per addetti che hanno un solo scopo tenere lontano i cittadini dal capire di cosa si parla quando si parla del
LORO DIRITTO ALLA SALUTE
Noi cittadini sappiamo che giorno dopo giorno siamo stati derubati, deprivati dei presidi per la sanità che le generazioni precedenti con enormi sacrifici, ma sopratutto con rispetto per la cittadinanza, hanno avuto la capacità e lungimiranza di predisporre.
Ci hanno deprivati, anzi userei il termine di derubati con destrezza e premeditazione raccontandoci finanche oggi la favola del risparmio, che siamo una regione povera e senza risorse e qui di non ci sono i fondi per continuare e sostenere una sanità inesistente e omicida.
Vergogna per loro che continuano a dirlo e per noi Coriglianesi che lo accettiamo, così invece mentre la spesa sanitaria aumenta, la Calabria da recentissime classifiche divulgate dal Ministero della Salute risulta la regione dove i Livelli Essenziali di Assistenza sono crollati ai più infimi di tutta Italia!
Cosa ci aspettiamo ancora? Il fantasma dell’Ospedale Unico?
Ancora col bastone e la carota, tanto per restare in tema di quanto nell’introduzione!
Basta, basta per favore finitela di prenderci in giro, di godere e speculare sul carattere amorfo ed indolente dei Coriglianesi.
Franco Pacenza, non credi che sia giunto il momento di battere un colpo? Di avere un moto di orgoglio, quanto meno per quella gente che su di te ha puntato e ti ha sostenuto quando con “i calzoni corti ” sopra l’arco aprivi la sezione della CGIl di Corigliano?
Non credi che quelle persone o almeno quelle famiglie meritino da te almeno “un’attenzione” per averti avviato sulla via della politica che ti vede sempre più lontano e impegnato in obiettivi che nulla hanno a che fare con gli interessi di Corigliano e dei suoi abitanti?
Sicuramente queste parole, resteranno come sempre un inutile sfogo per orecchie che non vogliono o forse, peggio ancora, non possono sentire! Ma a quel mulo di Corigliano
che alla fine è quello che continua a prendere bastonate sulla groppa, a quello vorrei dire:
E sferralo un calcio almeno una volta!
Mario Gallina