Nel corso di questa stagione c’è stata una squadra in particolare che ha superato di gran lunga le aspettative in Serie A. Si tratta del Milan, che ha iniziato il campionato attuale sulla scia della fine di quello scorso. Per circa un anno il “Diavolo” non ha conosciuto sconfitte, ma paradossalmente potrebbe ritrovarsi nel giro di poche settimane con un pugno di mosche. I rossoneri sono stati “campioni di inverno”, ma poi sono scivolati rovinosamente dal primo posto, che oggi è appannaggio dell’Inter. Complice qualche risultato negativo di troppo, adesso anche il piazzamento in Champions League potrebbe essere messo in discussione. Si tratterebbe di un vero e proprio fallimento per un club che fino a qualche mese fa accarezzava seriamente il sogno dello scudetto, al momento non ancora tramontato del tutto. Il Milan si trova in un limbo particolare: può ancora vincere il campionato, ma anche rimanere fuori dall’Europa.
Meno di un anno fa il nome di Ralf Rangnick riempiva le pagine dei giornali. Il tecnico tedesco, che ha fatto le fortune del Lipsia, era il principale candidato alla panchina rossonera, ma il filotto di vittorie conquistate da Pioli da giugno in poi hanno fatto radicalmente cambiare idea alla dirigenza, che ha confermato l’allenatore già a disposizione. Diversi sono stati gli elementi che si sono contraddistinti in rosa da lì in avanti: in primis Zlatan Ibrahimovic, tornato a Milano nel gennaio del 2020. Lo svedese ha dimostrato di essere ancora il bomber che ammaliava la Serie A una decina di anni fa. “Ibra” è persino tornato a vestire la maglia della sua Nazionale e ancora adesso è il principale punto di riferimento dell’organico. Molti altri giocatori, comunque, sono cresciuti nel tempo.
Basti pensare a Davide Calabria, presente sulla scena ormai da più di 5 stagioni. Il terzino ha iniziato ad attirare gli occhi degli addetti ai lavori su di sé quando è partito titolare nella finale di Coppa Italia del 2016, persa per 1-0 contro la Juventus, all’Olimpico. Lo scorso novembre il difensore ha avuto persino modo di esordire nella Nazionale di Roberto Mancini, a dispetto della serrata concorrenza sulla fascia destra. Tra i centrali, invece, ha sorpreso l’exploit di Kjaer, vecchia conoscenza della Serie A in considerazione dei trascorsi al Palermo, alla Roma e all’Atalanta. I tifosi vedono nel danese il perno della retroguardia rossonera, ancor più che in Alessio Romagnoli.
A centrocampo è stato Franck Kessié ad emergere. Spesso è stato giudicato come un giocatore atipico, ma in quest’annata ha lasciato intendere di poter trovare a ragione spazio anche nelle big. Da quando Ibrahimovic ha iniziato a tentennare dal dischetto, inoltre, è l’ivoriano a occuparsi dei calci di rigore, che più di una volta hanno salvato la situazione del Milan, anche all’ultimo minuto. Deludente, purtroppo, Sandro Tonali, arrivato in pompa magna dal Brescia, ma ancora lontano dal ricordare le gesta di Pirlo o Gattuso, ai quali è stato spesso accostato nonostante le caratteristiche differenti.
Conoscere i giocatori delle singole squadre può tornare utile ai tifosi anche nelle varie attività collaterali rispetto al campionato. Ne è un esempio il fantacalcio, in cui anche assist e ammonizioni possono incidere pesantemente. Perfino le principali strategie per le scommesse live tengono conto delle qualità degli specifici calciatori, che in qualche caso possono fare la differenza anche da soli. Cavani, Higuain, Cristiano Ronaldo, ma anche Ibrahimovic…