Lotta senza quartiere a chi non rispetta le vigenti normative in materia di prevenzione e contenimento dell’emergenza pandemica da Covid-19 nonché ferreo contrasto al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in primis tra i più giovani.
Con le proverbiali doti di celerità ed efficienza, i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno portato a compimento, nella serata di ieri, un’operazione mirata a debellare il deplorevole quanto pericoloso fenomeno del consumo di droga all’interno e nei pressi della stazione ferroviaria, i cui locali sono situati nel cuore dello Scalo cittadino. Ennesima operazione che viene salutata con favore dall’intera comunità e, in particolar modo, dalle famiglie residenti nella zona interessata, che abbisognano di serenità e vedono nell’intervento dei militari dell’Arma ausonica una tangibile risposta in termini di benefici per la sicurezza e la quiete pubblica. Il Capitano Cesare Calascibetta ha fatto dell’azione di contrasto e repressione del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio comunale uno dei principali motivi dell’agire di tutta la locale Compagnia, della quale è alla guida con professionalità, dedizione e sensibilità, conseguendo risultati più che soddisfacenti, garantendo salubrità e integrità dei luoghi, indagando e reprimendo situazioni nefaste, portando a segno operazioni dopo mirate attività d’indagine. Nella serata di ieri, difatti, gli uomini della Benemerita hanno effettuato un’imponente attività di controllo all’interno dei locali della predetta stazione ferroviaria di Corigliano Scalo, individuando tre giovanissimi (tra i quali un minorenne) privi delle necessarie mascherine, e pertanto sanzionati con le rispettive ammende da 280 a 400 euro (nel caso del minore d’età, con obbligo in solido nei confronti della madre di quest’ultimo). Uno di loro è stato inoltre trovato con modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana e un tritaerba; sottoposto anche a perquisizione domiciliare, che tuttavia ha dato esito negativo, è stato segnalato alla Prefettura di Cosenza.
Fabio Pistoia