Quante volte è capitato di voler acquistare un prodotto a rate e di vedersi negato l’accesso al credito a causa di segnalazione nei Sistemi di Informazioni Creditizie (CRIF, CTC e similari)? E’ sempre maggiore la tendenza, da parte degli istituti bancari e finanziari, a procedere a tali segnalazioni in maniera aggressiva e spregiudicata.
Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato un aumento esponenziale di utenti che si sono rivolti alla nostra associazione lamentando di aver scoperto, loro malgrado, di essere stati iscritti quali “cattivi pagatori” anche solo in presenza di banali ritardi nel pagamento di una sola rata e/o per cifre irrisorie, peraltro senza avere ricevuto la preventiva comunicazione obbligatoria.
In molte circostanze, dopo attenta valutazione da parte nostra, la segnalazione si è rivelata ingiusta, e pertanto è stata richiesta ed ottenuta l’immediata cancellazione della stessa, oltre al risarcimento dei danni da essa derivanti. Infatti, l’inserimento in CRIF comporta per l’utente l’esclusione dal sistema creditizio, con ripercussioni gravissime. I Giudici di Pace, nella quasi totalità di questi casi, hanno riconosciuto il diritto ad un congruo risarcimento per i segnalati.
La nostra associazione è pienamente a disposizione dei cittadini per fornire assitenza nell’accesso agli atti relativi ai propri dati bancari, al fine di verificare se siano presenti iscrizioni e da cosa queste derivino, per poi valutare le opportune azioni da intraprendere a difesa dei propri diritti di cittadino.
Avv. Elvira Campana, Avv. Francesco Forciniti
Unione Nazionale Consumatori, comitato di Corigliano.