Il Codex Purpureus Rossanensis è giunto in città per fare bella mostra di se, attraverso tutte le parrocchie della vicaria, fino al prossimo 10 marzo. L’iniziativa, come spiega in una nota il vescovo, mons. Santo Marcianò, si inquadra nelle iniziative dell’anno della fede “ Carissimi fratelli e sorelle – scrive mons. Marcianò – nell’anno delle Fede le nostre comunità accoglieranno il Codex.
Come sappiamo è un Evangeliario in lingua greca del 550, conservato nel Museo Diocesano di Rossano contenente una serie di miniature che ne fanno uno dei più antichi manoscritti miniati del Nuovo Testamento. L’itineranza del Codex nelle nostre parrocchie, comunità religiose e Istituti sarà occasione per ravvivare la nostra fede, alla luce della Parola di Dio viva ed eterna; occasione anche per fare conoscere a ragazzi e giovani delle scuole un Evangeliario tra i più preziosi al mondo”. Frattanto ieri sera una folla festosa ha accolto in piazza Compagna a Corigliano Centro il Codex, accompagnandolo in fiaccolata e con inni e cantici nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La celebrazione eucaristica solenne, preceduta dal racconto visivo del Codice, mediante le 12 tavole dello stesso, ha visto anche le quattro Confraternite della Parrocchia liete di rinnovare pubblicamente i loro impegni statutari. Cittadini e fedeli, da tempo sensibilizzati dall’arciprete don Santo Aquilino, hanno recepito con entusiasmo l’importanza di tale evento: “nell’Anno della Fede , infatti, – afferma don Santo Aquilino -la presenza del famoso Codice ci fa immaginare e rivivere la gioia che provarono i fedeli della nostra antichissima Diocesi di Thurio nell’accogliere, per la prima volta, questa meraviglia di arte e pietà cristiana, quale glorificazione tipografica del “Verbo Incarnato”. Il due febbraio, inoltre, per la Comunità di Santa Maria – aggiunge don Aquilino – è un giorno memorabile anche perchè, nella festa della Presentazione di Gesù e della Purificazione di Maria; le sue quattro Confraternite accolgono novizi e rinnovano i loro impegni statutari”. Il Codex rimarrà a Santa Maria Maggiore fino alle 16.30 di oggi, per poi trasferirsi allo Scalo presso la Parrocchia Maria SS. Immacolata dove rimarrà fino a domani. Giorno 5 febbraio toccherà alla parrocchia San Nicola di Fabrizio, nei 6 e 7 toccherà a Villaggio Frassa e Torricella, 9 e 10 a Sant’Antonio, 11 e 12 parrocchia San Gaetano Catanoso di San Nico, e poi in successione Apollinara, Thurio, San Francesco di Paola, Santi Pietro e Paolo, Beato Giovanni XXIII, Salesiani, Madonna delle Grazie, Santi Leone e Nicola, ed infine Schiavonea.
Giacinto De Pasquale