Chi della politica cittadina conosce le dinamiche, nelle ore immediatamente precedenti la presentazione delle liste e delle candidature, ci aveva messo in guardia contro più che probabili colpi di scena. Ed in effetti nei fatti non è stato smentito. La campagna elettorale che va ad iniziare perde colui che si era candidato prima di tutti gli altri: Giovanni Leonino.
Il professore voluto da Nuove Risorse abbandona queste elezioni in maniera sicuramente traumatica, perché fino a pochissime ore dall’orario ultimo di presentazione delle liste Leonino era pronto per candidarsi. E’ indubbio che il motivo che ha indotto il professore socialista a ritirarsi è la notte precedente definita, non a caso, dai lunghi coltelli. Un continuo tourbillon di avvenimenti iniziati nel tardo pomeriggio del 26 aprile e proseguito fino a notte fonda, allorquando Area Democratica di Genova ha deciso di mollare Leonino per un presunto candidato di superamento che poi, nei fatti, non ce stato. Ognuna delle parti in causa dirà la sua verità, fatto sta, comunque, che nemmeno il ritiro di Leonino è servito a ricompattare il centrosinistra, basti vedere le liste presentate dal candidato Torchiaro, il fatto che comunque Gallina è presente, ma soprattutto, ed è questo il dato saliente di tutta la vicenda, chi voleva ricompattare il centrosinistra lo ha fatto troppo tardi, quando ormai si doveva pensare più agli adempimenti burocratici che alle candidature. “Esprimo un forte ringraziamento – ha dichiarato Leonino – a tutti quelli che hanno creduto nel percorso iniziato mesi fa e che si è interrotto per il solito sistema perverso che attraversa da anni la politica di questa città e che ha prodotto i guasti che sono sotto gli occhi di tutti. Ringrazio “Nuove Risorse” e i tanti giovani che si erano entusiasmati per la mia candidatura; a loro rivolgo un appello ad essere sempre coerenti rifiutando decisamente ogni compromesso che non sia finalizzato al bene comune”. Più duro il coordinatore di Nuove Risorse, Luca Salatino: “Pur di non scendere a compromessi con gente di bassa lega, abbiamo preferito non prendere parte alla competizione. Le persone perbene non possono fare politica”. Altra defezione rispetto alle previsioni della vigilia il Movimento Fascismo e libertà, ma per motivi legati alla raccolta delle firme. Ma le sorprese non sono finite qui. Infatti l’Udc non solo ha presentato una propria lista, ma ha candidato a sindaco il capogruppo uscente, Cataldo Russo, il quale non più di qualche tempo fa aveva dichiarato ufficialmente che ne lui e ne Pasquale Pellegrino si sarebbero candidati. Appare chiaro che questa decisione esprime la volontà dell’Udc di contarsi, soprattutto dopo che in extremis il Pdl, anch’esso, ha presentato una lista con un proprio candidato a sindaco. E’ inutile negare che in questa fase i favori del pronostico vanno a Giuseppe Geraci. L’ex sindaco e parlamentare, nonostante la defezione del Pdl ha presentato cinque liste che, comunque, al proprio interno presentano alcuni candidati che potrebbero avere un peso elettorale non indifferente. Su due liste ciascuno potranno contare i candidati a sindaco Giocchino Campolo, Giovanni Torchiaro e Mario Gallina. Gli altri, invece, ne avranno una: Antonietta Bruno, Giorgio Aversente, Maria Filomena Russo, Domenico Piattello, Elvira Campana, Giorgio Triolo, Cataldo Russo e Francesco Sapia. Adesso queste candidature e le liste collegate devono attendere il lavoro di controllo della Commissione mandamentale elettorale che entro oggi ufficializzerà chi potrà prendere parte alle elezioni di fine maggio.
Giacinto De Pasquale