Corigliano-Rossano, l’inappropriatezza del piano di ridimensionamento scolastico proposto dalla provincia di Cosenza è chiara a tutti e non c’è bisogno di descriverla, ma è necessario dimostrare la sua inapplicabilità, poiché andrebbe a istituire macro-istituti ingestibili.
Nel caso dei Licei di Corigliano e del Polo Liceale di Rossano, si andrebbe a costituire un istituto di quasi duemila studenti che si articolerebbe in quattro plessi ubicati in zone differenti, partendo dalla sede di c.da. Torre Lunga alle porte dello scalo coriglianese, per poi passare a quella di via Vittorio Emanuele nella zona di Sant’Antonio nel centro storico di Corigliano, e ancora quella di Rossano Scalo e quella di Rossano Centro storico.
Tutte le sedi elencate vantano una popolazione studentesca non indifferente, che se andrebbe in porto ciò che è stato proposto si vedrebbe privata di una figura che per il contrasto alla dispersione scolastica è necessaria, ed alla conta dei danni, non vi rientrerebbe solo la questione dirigenza, ma anche una questione ben diversa dalla prima, ma altrettanto rilevante che è quella della perdita dell’identità storica.
I licei di Corigliano, in quest’ultimo ambito vantano dei primati provinciali, come il fatto che il Fortunato Bruno e il liceo scientifico più antico della Provincia di Cosenza istituito nel 1939, e ancora lo stesso Fortunato Bruno vanta di essere l’unico liceo che riconosce l’opzione delle scienze applicate, che a livello nazionale e l’istituto d’istruzione superiore che vanta il più alto numero di iscritti.
Pertanto, in seno alla provvidenza manzoniana non ci resta che auspicare che le cose cambino.
La Classe II B S.T. del Fortunato Bruno