Era l’ormai lontano 15 maggio del 2021 allorquando al Comune di Corigliano-Rossano perveniva, attraverso Pec inviata all’apposito indirizzo di posta elettronica istituzionale, una comunicazione avente ad oggetto la sistemazione dossi in via Archimede, a Schiavonea.
Un problema di sicurezza che veniva portato a conoscenza dalla signora Maria Benvenuto, che evidenziava a tal proposito il carattere d’urgenza della questione sollevata, nell’esclusivo interesse dei cittadini e dei turisti della località marinara e vacanziera di Schiavonea.
Destinatari della missiva: il sindaco Flavio Stasi, l’assessore all’Uso e Assetto del Territorio, Tatiana Novello, nonché il dirigente della Polizia municipale e il dirigente del settore Reti e Manutenzione – servizio Viabilità dell’Ente. Ad oggi, tuttavia, dopo oltre due anni, né risposta né interventi si registrano.
“Durante l’estate – scriveva nella comunicazione la signora Benvenuto – mi reco nella mia abitazione in via Amaldi, angolo via Archimede, a Schiavonea, dove è presente un incrocio pericolosissimo dovuto all’elevata velocità che le autovetture, moto, bici, ecc. raggiungono perché non vi è la presenza di segnaletica, o meglio di dossi che rallentano questa eccessiva velocità di tutti i mezzi a motore. Pertanto, chiedo che vengano immessi almeno 2-3 dossi artificiali lungo via Archimede, che aiutino a rallentare ed evitino il pericolo di incidenti, a volte anche con feriti. Faccio presente che se non intervenite – aggiungeva la firmataria della richiesta – tutto questo potrebbe determinare effetti devastanti: l’anno scorso ho contato almeno cinque incidenti. Si prega, gentilmente, di volerne prendere atto immediatamente e di sistemare, sollevando da ogni responsabilità danni a persone o cose. Inoltre, faccio presente di aver più volte informato telefonicamente di tale problematica il Comune ed il Comando dei Vigili Urbani, ma a tutt’oggi senza nessun esito”.
Purtroppo, tale cordiale e legittima richiesta, rivolta al Comune a tutela della sicurezza urbana e della pubblica incolumità, è rimasta inevasa. Oggi, pertanto, a distanza di anni, si sollecita nuovamente l’Amministrazione ad attuare efficaci interventi per alleviare l’importante problematica fin qui esposta.
FABIO PISTOIA