Una storia d’ingegno nel solco dell’innovazione e del risparmio. È quella che proviene dal vicino comune di San Lorenzo Bellizzi, nel cuore del Pollino, guardata con attenzione da tanti residenti di Corigliano Rossano che intendono proporla come positivo esempio al prossimo sindaco della terza città della Calabria: l’energia del sole come il modo più pulito per alimentare i consumi domestici e tagliare le tasse.
In quel di San Lorenzo Bellizzi, realtà di 650 abitanti, questo metodo sta consentendo una rendita di oltre 90mila euro all’anno per 25 anni, grazie alla produzione elettrica di 15 megawatt di pannelli fotovoltaici, installati su serre per non togliere spazio all’agricoltura.
«In questo modo abbiamo ridato fiato alle casse comunali e siamo riusciti ad azzerare la Tasi, tagliando all’osso gli altri tributi», spiega il sindaco Antonio Cersosimo, che oltre alle serre fotovoltaiche ha fatto installare i pannelli sugli edifici comunali, dalla scuola al municipio, coprendo così tutti i loro consumi elettrici, insieme a quelli dell’illuminazione pubblica. Con le entrate del solare gli abitanti di San Lorenzo riescono ora ad abbattere del 50% anche i costi del trasporto pubblico per i liceali, che sono costretti ad andare tutti i giorni a scuola a Trebisacce o a Castrovillari, perché nel loro paese si arriva solo fino alle medie. Per di più, Cersosimo offre 5 anni di tributi zero a chi ristruttura un’abitazione nel centro storico. «La nostra è una comunità piccola ma solidale, ci sembra giusto premiare chi ha deciso di rimanere con noi e incentivare chi può essere attirato dai nostri ritmi lenti», commenta il sindaco.
Il Comune, quindi, come racconta anche il Corriere della Sera che si è occupato di questa storia di buona amministrazione, non ha dovuto sborsare un centesimo per la costruzione degli impianti, che restano di proprietà degli sviluppatori, ma può intascare gli incentivi, a tutto vantaggio della popolazione. Anche sull’onda di questo fermento ambientalista, nella zona si stanno sviluppando attività nuove, tra cui un vero e proprio distretto delle mele, coltivate sulle verdi alture che fanno concorrenza alle più note rivali del Trentino. Sono nate anche tre imprese di produzione del pane con lievito madre e fiorisce la produzione di formaggi ovini e caprini.
Prendere esempio da San Lorenzo Bellizzi, dunque, come modello di pratiche virtuose per il nuovo comune di Corigliano Rossano e far risparmiare i suoi cittadini-contribuenti.
Fabio Pistoia