A seguito dell’articolo pubblicato ieri 25/02/2016, ho ritenuto opportuno chiedere delucidazioni all’Avv. Carlo Castrovillari, il quale è stato mio difensore di fiducia nel processo penale svoltosi a seguito di una denuncia sporta da tre miei colleghi Vigili Urbani nel lontano anno 2007. In particolare ho appreso dall’Avv. Carlo Castrovillari che la sentenza di condanna del tribunale di Castrovillari risale al lontano maggio 2015, per cui non riesco a comprendere in primo luogo per quale motivo qualcuno abbia inteso informare gli organi di stampa di una notizia riguardante una sentenza emessa un anno fa.
Soprattutto non riesco a comprendere per quale motivo si è inteso informare gli organi di stampa a distanza di quasi un anno dall’emissione di una sentenza che riguarda un reato, quello di ingiuria, che oramai, dallo scorso 6 febbraio 2016, è stato depenalizzato e dunque non costituisce reato.
Per quanto riguarda invece il reato di minaccia, tengo a precisare che il tribunale non ha potuto valutare la fondatezza dei miei motivi di appello in quanto per una mia svista, ho consegnato in ritardo all’Avv Carlo Castrovillari, i documenti necessari alla presentazione del ricorso in appello, per cui il mio ricorso è stato presentato dopo la scadenza dei termini previsti dalla legge e pertanto è stato dichiarato inammissibile. Ritengo opportuno, per dovere di verità di informazione, precisare che la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in appello per essere stato depositato dopo la scadenza dei termini previsti dalla Legge, impedisce al tribunale di effettuare una valutazione di fondatezza o meno dei motivi di appello.
Cosa ben diversa sarebbe stato qualora all’epoca io avessi consentito al mio difensore Avv Carlo Castrovillari di presentare nei termini previsti dalla legge il ricorso in appello. In tal caso il Tribunale, qualora avesse ritenuto infondati i miei motivi di ricorso, avrebbe dovuto rigettare l’appello e non dichiararlo inammissibile per come invece avvenuto a causa della tardiva presentazione dei motivi di ricorso.
Voglio infine precisare che la presentazione del mio ricorso in appello dopo la scadenza dei termini previsti dalla Legge, è stata determinata dal fatto che all’epoca non sono riuscito a consegnare al mio difensore Carlo Castrovillari, un’audiocassetta nella quale erano impressi i dialoghi tra me e l’allora Comandante della P.M. sugli accadimenti del 29/09/2007.
Come si può capire tutto ciò è cosa ben diversa rispetto a quello che si vuole far intendere nell’articolo apparso sul blog il 25/02/2016 o rispetto allo svolgimento di altri processi come ad esempio il processo Flesh Market, che si è occupato di prostituzione minorile, che tanto clamore ha provocato in ambito nazionale e che tanto fango ha gettato sulla nostra città di Corigliano. Questo è quanto.
Vincenzo Piraino{jcomments off}