L’elezione a Sommo Pontefice il 13 marzo 2013 ha segnato una svolta epocale per la Chiesa cattolica. Papa Francesco ha portato con sé un messaggio di semplicità e misericordia, sottolineando l’importanza di una Chiesa vicina agli ultimi.
Il suo stile pastorale si è distinto per la rinuncia ai segni di potere: ha prediletto l’abito bianco senza mozzetta, evitato residenze lussuose e invitato la Chiesa a essere “in uscita”, vicina alla gente e alle periferie esistenziali.
Dai primi giorni del Pontificato, ha promosso una riforma della Curia Romana e intensificato l’impegno per la giustizia sociale, l’accoglienza dei migranti e la lotta contro gli abusi. Le sue encicliche “Evangelii Gaudium”, “Laudato Si'” e “Fratelli Tutti” hanno tracciato una rotta chiara: una Chiesa solidale, attenta ai poveri e impegnata per la salvaguardia del Creato.
Nel suo decennio di Pontificato, Papa Francesco ha affrontato sfide complesse, tra cui le tensioni interne alla Chiesa, le crisi globali e il dialogo interreligioso. Tuttavia, il suo messaggio di speranza e di rinnovamento ha continuato a ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo, riaffermando il valore della misericordia come fondamento del Cristianesimo moderno.
Oggi, in questo triste giorno della sua scomparsa, voglio ricordarlo con un simpatico ma significativo aneddoto, del quale scrissi il 29 giugno 2023 e risalente ad un fatto verificatosi il giorno precedente.
“Un regalo più che gradito, perché semplice e vero”: così il Santo Padre ringraziò l’autore di un gesto carico d’affetto e semplicità. Papa Francesco, infatti, ricevette, al termine dell’udienza generale del mercoledì celebrata nella Sala Paolo VI (Sala Nervi) della Città del Vaticano, una salsiccia preparata, insieme a tante altre delizie locali, da una famiglia di San Giacomo d’Acri.
Protagonista del dono – nonché del simpatico ‘siparietto’ immortalato anche da Vatican Media, organo ufficiale della Santa Sede – un giovane concittadino, Ahmed Mazhar, originario de Il Cairo, in Egitto, ma ormai cittadino di Corigliano-Rossano a tutti gli effetti. Ahmed, infatti, con la sua nota e stimata famiglia, vive e lavora a Corigliano Scalo ed è impegnato anche in attività di volontariato e solidarietà.
L’occasione di incontrare il Sommo Padre, resa possibile grazie al parroco di Mandatoriccio, il caro Don Maurizio Biondino, consentì ad Ahmed di vivere questa indimenticabile esperienza insieme alla signora Ida Spataro di Mandatoriccio (con lui in foto) e altri due familiari della stessa.
Un dialogo originale e cordiale, quello intercorso tra Ahmed e Papa Francesco, che al giovane rivolse poi domande sulla sua provenienza e inviato un caloroso ringraziamento ed un affettuoso saluto a tutta la comunità cittadina.
FABIO PISTOIA