Con l’avvento del 4 aprile, anche la città di Corigliano-Rossano si accinge ad entrare ancor più nel vivo delle Celebrazioni in prossimità della Santa Pasqua.
I tradizionali e attesi Riti della Settimana Santa, che si svolgeranno per quasi tutto il corrente mese di aprile, rappresentano sì un gradevole ed emozionante compito per i fedeli, ma anche e soprattutto un momento per incontrarsi nella e per la cittadinanza, fonte di letizia per una comunità orgogliosa delle proprie origini. Tale mistica atmosfera torna a respirarsi in tutte le aree del territorio comunale, ma in questa sede vogliamo soffermarci sul centro storico dell’area urbana coriglianese.
Tra i luoghi cari alla devozione popolare, un posto preminente è certamente ricoperto dalla cosiddetta “Chiesiella”, che nella ricorrenza delle festività pasquali è meta, alla stregua degli altri edifici di culto, di singoli cittadini come d’intere famiglie. Nel cuore del borgo antico sorge, infatti, la piccola Chiesa dell’Addolorata, risalente al XVII secolo e costruita sotto le mura bastionate della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Così, nel 1884, su “Crono-Istoria di Corigliano Calabro”, Giuseppe Amato scriveva: “La decima è quella dell’Addolorata, volgarmente detta Chiesiella, piccola, angusta cappelluccia, posta sotto la sagrestia di S. Pietro. Ivi si conserva una statua dell’Addolorata, fatta dell’artefice in atteggiamento di un così profondo dolore, che guardandola muove a mestizia. È ufficiata da un Cappellano, detto Rettore, e della Congregazione, che secondo il Ferrario, ed il P. Pugliese, è la seconda Congrega per istallazione, essendo, in Corigliano, la prima quella di San Giacomo Apostolo. Questa Congrega veste un sacco, una rocchetta nera ed una fascia di colore celeste, su cui a lettere nere sta scritto Servi di Maria, e questa fascia vien posta a traverso sulla rocchetta”.
Con la conclusione dei Venerdì di Quaresima, quale atto di fede in onore della Beata Vergine Addolorata – in virtù dell’impegno profuso, con le consuete doti di dedizione e sensibilità, dal Priore della Congrega Maria SS.ma dei Sette Dolori, avv. Francesco Paolo Oranges, e da tutti i componenti della Congrega – si terrà domani, 4 aprile, la Solenne Apertura del Settenario. A tal proposito, un ricco e qualificato programma di celebrazioni è stato appositamente stilato dalla Congrega Maria SS.ma dei Sette Dolori e si configura quale sincero attestato di devozione nei confronti della “Mater Dolorosa”. Un percorso spirituale che accompagnerà la cittadinanza verso la Settimana Santa e rappresenta un ulteriore, prezioso tassello della storia culturale della città.
FABIO PISTOIA