di Rosella Librandi Tavernise
(all’attenzione di Vaccarizzo Albanese Comunica) Nel libro scritto da Giorgio Marano, ex sindaco, intitolato ‟Vaccarizzo Albanese – Comunità albanofona della provincia di Cosenza (dalle origini ai giorni nostri)„
pubblicato nel 2008 con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Vaccarizzo Albanese, si legge che in paese si credeva ancora all’esistenza delle “magare” (streghe, fattucchiere), ai riti magici fatti per togliere i malefici da loro perpetrati e a tante altre credenze.
E non si era agli inizi del ‘900! Di credenze simili avevo parlato nell’articolo, che ha suscitato tanto sdegno, pubblicato sul Blog di Corigliano Calabro il 15 Marzo 2021; evidentemente il libro di Marano non lo avevano letto coloro i quali si sono soffermati a criticare il mio scritto.
Il suddetto libro, unitamente ad una bambolina in costume tradizionale, è stato offerto a Papa Francesco dalla delegazione comunale di Vaccarizzo Albanese da Lui ricevuta, insieme ad altre delegazioni, nell’udienza del 18 marzo 2023 in occasione della Giornata dei rifugiati giunti e accolti in Europa: leggendolo, non essendo il 2008 lontano, Egli avrà pensato che il paese è ancora tanto arretrato culturalmente e la gente è tanto ignorante da credere all’efficacia dei riti e alle superstizioni descritte nell’opera di Marano alle pagine 33-34 del paragrafo intitolato ‟Credenze, usi, costumi e indole degli abitanti”, a meno che tali pagine non siano state eliminate prima di avergli regalato il libro o che non ve ne sia stata aggiunta una esplicativa sulla avvenuta, nel frattempo, (cito) «emancipazione culturale e sociale molto viva e in fermento a Vaccarizzo» dove la diffusione generalizzata della cultura, in poco più di un decennio (fatto strabiliante!), ha abbattuto il muro dell’ignoranza, per cui in paese non si praticano più gli ingenui riti magici, né si fanno gesti apotropaici, né si usano amuleti ed espressioni scaramantiche (addirittura, non si ha più memoria dei riti antichi ma si conoscono i riti satanici e «sciamanici» che sono ben altra cosa).
Pertanto, Marzo è l’EX mese delle “magare” e ogni venerdì del mese, all’imbrunire, non si sente più il rumore assordante ma suggestivo della ferraglia con cui i ragazzini, trascinandola per le vie del paese, tentavano di spaventare le magare nostrane e mandarle via; alla fine di Ottobre però, si vedranno in giro ragazzini che, accogliendo l’uso scaramantico anglosassone, festeggeranno Halloween.