La Calabria è una terra di contrasti affascinanti, dove la tradizione culinaria incontra la bellezza selvaggia dei paesaggi e la storia si fonde con la cultura del vino. Negli ultimi anni, il turismo enogastronomico ha vissuto una crescita costante, attirando appassionati del buon cibo e del vino da ogni parte del mondo. La riscoperta delle radici, delle antiche tecniche di vinificazione e delle ricette tramandate di generazione in generazione ha contribuito a rendere questa regione una meta privilegiata per chi cerca un’esperienza autentica e sensoriale.
L’enoturismo, in particolare, tema su cui si trovano diversi approfondimenti su magazine come Winemeridian, rappresenta una delle principali attrazioni della Calabria, con itinerari che portano i visitatori alla scoperta di cantine storiche, vigneti rigogliosi e piccoli borghi dove il vino è protagonista. La varietà dei vitigni autoctoni, come il Gaglioppo, il Magliocco e il Greco Bianco, racconta la storia di una terra generosa che, grazie al suo clima e alla qualità del suolo, offre produzioni vinicole di altissimo livello. Oltre alle degustazioni in cantina, molti produttori propongono esperienze immersive, come passeggiate tra i filari al tramonto o pranzi all’aperto con piatti tipici abbinati ai loro vini.
Non solo vino: il turismo enogastronomico in Calabria include anche la scoperta delle eccellenze gastronomiche locali. Dalla ‘nduja di Spilinga al pecorino del Monte Poro, dalla cipolla rossa di Tropea ai fichi secchi di Cosenza, ogni angolo della regione custodisce sapori unici, spesso legati a tradizioni contadine che rispecchiano un rapporto profondo con la terra. Le strade del gusto attraversano agriturismi, ristoranti tipici e mercati locali dove è possibile incontrare i produttori e ascoltare le storie dietro ogni ingrediente.
Il 2025 si prospetta un anno di grande fermento per il turismo enogastronomico calabrese, con festival, eventi e percorsi dedicati alla valorizzazione delle produzioni locali. Tra le destinazioni da non perdere spiccano Cirò, cittadina famosa per i suoi vini che non a caso ospiterà il Merano Wine Festival, la Sila con le sue specialità montane e la Costa Viola, dove il panorama marino si sposa con la cucina a base di pesce fresco e vini bianchi dal carattere deciso. A Tropea, oltre alle rinomate cipolle rosse, si possono scoprire piatti a base di pesce arricchiti da sapori mediterranei, mentre la Locride offre una vasta gamma di vini biologici e biodinamici prodotti da piccole aziende locali.
Anche le esperienze legate alla tradizione culinaria si stanno ampliando, con la possibilità per i visitatori di partecipare a laboratori di cucina tipica, durante i quali apprendere la preparazione della pasta fatta in casa o dei dolci tradizionali come i fichi secchi ricoperti di cioccolato. Alcune strutture agrituristiche organizzano anche tour guidati nei frantoi per scoprire i segreti della produzione dell’olio extravergine d’oliva, altro fiore all’occhiello della gastronomia calabrese.
L’enogastronomia calabrese è inoltre strettamente connessa al concetto di ospitalità, con molte aziende vitivinicole e agriturismi che offrono soggiorni esperienziali in cui gli ospiti possono vivere la quotidianità di una realtà produttiva autentica. Degustazioni guidate, passeggiate nei vigneti e cene a lume di candela con prodotti a chilometro zero sono solo alcune delle attività proposte per rendere il viaggio un’esperienza indimenticabile.
Esplorare la Calabria attraverso il gusto significa immergersi in un viaggio che va oltre il semplice piacere della tavola: è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, unendo storia, cultura e passione per il buon cibo e il buon vino. Che si tratti di un tour enologico o di un itinerario tra i sapori più autentici della regione, ogni tappa regala emozioni che restano impresse nella memoria, rendendo il turismo enogastronomico uno dei modi migliori per scoprire questa terra affascinante.