Lettera al Sindaco: sicurezza idrogeologica a Corigliano Rossano
di Antonio Plastina
Sindaco! Come a Lei è noto, pochi giorni or sono, sono state presentate da parte del Distretto Idrogeologico dell’Appennino Meridionale, le tavole della sicurezza idraulica del territorio della nostra città.
Bene, all’occhio dell’esperto, che guarda le tavole riferendosi alla nostra zona urbana Corigliano, sembra che ai progettisti di tale sicurezza erano venuti a mancare tutti i colori tranne il rosso, significa secondo il gergo che la zona è etichettata con R4, zona a rischio molto elevato, da inondazione mentre, immediatamente in una zona attigua, non esiste nessuna indicazione, come se le zone attigue, una è sotto il processo di inondazione, mentre l’altra è salva da qualsiasi contatto con acqua.
Probabilmente o i modelli idraulici non sono stati realizzati conformemente o la lettura degli stessi non è stata corretta.
Caro Sindaco le parlo da tecnico e le parlo da parte di altri colleghi, i quali sono stati, al cospetto di questo fenomeno con un atteggiamento di attesa e di rispetto professionale, ma Lei deve intervenire con persone che sappiano fare SOLO il loro mestiere di tecnico, perché le tavole di Corigliano sono soggette per molti versi a discussioni generiche e vaghe di fronte ad un problema serio per la salvaguardia e la sicurezza delle persone umane.
Sindaco, Le voglio ricordare che la protezione idraulica si effettua con le opere, si fa presente che non esiste, per tutto il territorio, un’adeguata rete idraulica delle acque bianche e per quella che è stata realizzata, è del tutto insufficiente.
Si deve evitare, Sindaco, come è successo in tempi remoti, che mercenari ambulanti hanno risolto il problema del vincolo idraulico imposto dal Distretto Idrogeologico dell’Appennino Meridionale, permettendo l’edificabilità in alcuni territori di Schiavonea, dimostrando che “il modellino” effettuato dai mercenari, sia più idoneo di quello effettuato dal Distretto.
Ciò dimostra che il lavoro effettuato dal Distretto non è un lavoro efficiente e sicuro e non dà garanzie di fronte agli eventi idrografici.
L’incolumità delle persone, con sicurezza idrogeologica, è frutto di lavoro, di ricerca, di preparazione e di onestà intellettuale, come si può nel giro di due o tre anni avere più versioni documentali dal Distretto Idrogeologico?, il tutto non deve essere merce di mercanti e di problematiche politiche che non vogliono far crescere il nostro territorio arrestandolo su basi di immobilismo, o si usa il suddetto sistema per poter adempiere ad alcuni sogni di progetti faraonici che costituiscono un notevole impatto ambientale.
Tutto il nostro territorio, o per lo meno la maggior parte, è bloccato anche nelle cose più semplici di operosità urbanistica, limitandone totalmente il diritto di proprietà.
Il tecnico
Antonio Plastina