𝐏𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 “𝐃𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐁𝐨𝐫𝐝𝐨” 𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨-𝐑𝐨𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨
Nell’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), riguardante il primo semestre del 2023, si conferma, per la ‘ndrangheta, il ruolo baricentrico del porto di Gioia Tauro come punto privilegiato d’ingresso per il traffico internazionale degli stupefacenti. “Uno scalo chiave per i corridoi intercontinentali” come evidenziato nell’ambito del G7 del Commercio che si sta tenendo, in queste ore, nella nostra regione. Da tempo, infatti, fonti istituzionali, inchieste, documenti segnalano la presenza negli scali italiani ed europei di gruppi criminali che svolgono attività sia nell’economia legale, sia nei mercati illeciti, in particolare nel traffico di stupefacenti. Per approfondire il tema Libera Contro le Mafie ha realizzato il rapporto “𝐃𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐁𝐨𝐫𝐝𝐨. 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞, 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐬𝐦𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐧𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢”, curato da Marco Antonelli, Francesca Rispoli e Giuseppe Ruggiero. Il lavoro realizzato da Libera, che rappresenta la prima ricerca sul tema a livello nazionale, ha come obiettivo quello di realizzare una fotografia delle modalità e degli andamenti con cui i fenomeni criminali si manifestano in ambito portuale con una particolare attenzione al caso italiano e al ruolo delle organizzazione mafiose. Da quanto emerge dal rapporto, l’interesse della criminalità organizzata non riguarda solo l’importante hub di Gioia Tauro ma anche alcuni porti minori calabresi, come quello di Corigliano Calabro. Dopo le precedenti presentazioni del rapporto, avvenuto, negli scorsi mesi, a Gioia Tauro e Pizzo Calabro, la prossima si terrà, 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟐𝟎 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨, proprio a 𝐂𝐨𝐫𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨-𝐑𝐨𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 alle ore 𝟏𝟖.𝟑𝟎 presso la 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 “𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢”. L’iniziativa, dopo i saluti istituzionali di 𝐅𝐥𝐚𝐯𝐢𝐨 𝐒𝐭𝐚𝐬𝐢, Sindaco di Corigliano-Rossano, e 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐄𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨, Comandante del Porto di Corigliano Calabro, prevede l’introduzione di 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐁𝐨𝐫𝐫𝐞𝐥𝐥𝐨, Referente regionale di Libera Calabria, e il dialogo tra 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐋𝐞𝐨𝐭𝐭𝐚, Presidente federazione nazionale “Stella Maris”, e 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢, coautore del rapporto.