Nel fine settimana appena trascorso si è consumato l’ennesimo schiaffo ai cittadini e al sacrosanto diritto alla salute. La Guardia Medica di Cantinella è rimasta chiusa, con serrande abbassate dinnanzi alla vastissima utenza che copre questo importante servizio pubblico:
dallo Scalo alla stessa Cantinella, dalle numerose frazioni limitrofe e finanche a quelle dei comuni viciniori. Un presidio fondamentale per i cittadini e l’assistenza sanitaria nei loro confronti, che svolge questa funzione da decenni. Un campanello d’allarme che lascia presagire poche notizie positive per il futuro.
Le ragioni sono da ricercare, anche in questo caso, in ataviche problematiche e scellerate scelte politiche effettuate negli anni. La carenza dei medici, i tagli alla sanità pubblica a favore di quella privata, e via discorrendo. D’altronde, quanto accaduto nell’ultimo fine settimana è il prosieguo di analoghe situazioni già verificatesi nei comuni albanesi e sull’Alto Ionio cosentino.
Plauso ai medici che, nel tempo e tuttora, continuano a garantire, tra innumerevoli sacrifici e peripezie, quest’utilissimo servizio, e ferma condanna per quanto accaduto.
FABIO PISTOIA