“E sono tanto semplici gli uomini, e tanto obbediscano alle necessità presenti, che colui che inganna, troverà sempre chi si lascerà ingannare”. (Niccolò Machiavelli)
La manipolazione comunicativa del nostro amato sindaco è vergognosa poiché poggia sulle aspettative delle persone e sull’illusione che quanto fatto in questa Città è tutto merito suo dimenticando che Rossano ha una storia che risale a tremila anni e Corigliano di almeno mille.
Per un semplice calcolo temporale Stasi non ha costruito nulla in tremila anni. Di fatto, egli, ha amministrato la Città di Corigliano Rossano negli ultimi cinque anni. Vediamo come.
-In molti sono stati colti da un sentimento puro di salvaguardia ambientale pensando che il sindaco Stasi potesse dar loro risposte chiare su un vasto parco eolico e di un altro galleggiante di pannelli fotovoltaici, che a breve verranno impiantati al largo della nostra costa. Ebbene le autorizzazioni e le concessioni per l’impianto delle pale eoliche sono state rilasciate ad un privato, senza colpo ferire, dal nostro Comune o amministrazione Stasi. Tanto è avvenuto nel più completo silenzio ed alla chetichella in quanto i tavoli di partecipazione civica e sociale che il nostro Stasi aveva sbandierato anche nelle sue linee programmatiche si sono dissolti il giorno dopo il suo insediamento. Pertanto la prima regola è:” documentarsi” non credere alle bugie di Stasi. Difatti, l’articolo qui riportato https://coriglianocalabro.it/index.php/2024/03/20/precisazioni-relative-al-parco-eolico-scanderbeg/#more-53357 ribalta l’asserzione del giornalista pro-Stasi, un certo Fabio Pistoia beach, secondo cui la responsabilità era in capo agli enti sovracomunali.
-L’altro fatto che occorre ricordare e smontare è la narrazione stasiana dei debiti dei due estinti comuni.Il nostro amato e carissimo Sindaco Stasi dice di aver trovato ben 40 milioni di debiti sin dal suo insediamento, dal 2019, e che oggi egli rifonde con una maxi rata di euro 400 mila euro al mese con una dilazionale decennale. Anche in tal caso il nostro racconta menzogne, come vedremo non è lui che dispone di tali somme per sanare il debito. Non sappiamo, infatti, se al riguardo siano stati accesi prestiti o mutui. Si spera di no! Voglio però ricordare a me stesso che da circa 5 anni e sin dal 2019 il comune nuovo che risponde al nome di città di Corigliano Rossano, senza alcun trattino divisivo, ha un introito di maggiori risorse rispetto ai due estinti comuni, di circa 7-10 milioni di euro in più annui non solo per quel che dispone la legge DELRIO ma perché una nuova Città, molto più grande, ha maggiori trasferimenti. Orbene, chiariamo che quei debiti non li paga il sindaco Stasi, Tizio, Caio o Sempronio, ma noi della comunità coriglianrossanese con il nostro lavoro, sottoforma di tributi e di tasse varie . Il Sindaco di fatto non ha potere sulla Città se non quello di amministrare i nostri beni. Così come un amministratore di condominio che non dispone delle proprietà ma esclusivamente dell’amministrazione, si spera ottimale, delle parti comuni. Amministrare significa quindi fare gli interessi della comunità e non quelli degli amici, parenti o affini. Cosa oggi ben evidente.
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Ultimo ma non meno importante, è lo sbandieramento dei Pinqua che in origine erano progetti banditi e finanziati dal ministero per la qualità dell’abitare e per il disagio sociale. In prima istanza i progetti presentati da Stasi non erano stati considerati poi così eccellenti. Con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 di approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR), il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PinQua) è stato inserito nella Missione 5 – Inclusione e Coesione. Con l’avvento difatti del PNRR tutti quei progetti cantierabili ed imminenti furono assunti dal Governo per spendere le enormi somme in tempi brevi che, ricordo a me stesso, sono in buona parte dati in prestito e che, quindi, ancora una volta dovremmo restituire. Su 191 miliardi 123 sono prestiti da restituire. Il come lo si vedrà a marzo 2026 alla scadenza di tali misure e sperando che i lavori vengano portati tutti a termine. Se assumiamo ad esempio la riqualificazione di Via Roma che dopo 14 mesi non è stata ancora terminata, la vedo dura per i Pinqua.
Anche, in tal caso, dei PinQua sappiamo, per vie traverse, che in Rossano si è proceduto all’acquisto di ruderi pagati profumatamente ad un signore di pubblica conoscenza.
Ma quanti di voi avevano finora informazioni chiare?
Questi aspetti dimostrano come il nostro carissimo ed amatissimo sindaco sfrutta i social per diffondere la sua dottrina populista sapendo che in pochi hanno gli strumenti per comprendere le sue menzogne travestite da buoni propositi in post manipolativi poiché poggiano sulla emotività del lettore e non sulla comprensione e verità di una comunicazione che dovrebbe essere istituzionale: Machiavelli Docet!
Alfonso Caravetta