Voglio denunciare l’ennesimo atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone disabili in questa nostra regione ( Calabria), in questo caso riguarda mia moglie. Da anni passiano le nostre vacanze a Schiavonea dove abbiamo casa pagando ovviamente tutte le tasse.
Da alcuni anni mia moglie a seguito di ictus è rimasta disabile , ma per fortuna ha mantenuto gli interessi e gli stimoli di tipo culturale. Appena siamo giunti a Schiavonea ci siamo interessati ad acquisire informazioni circa gli eventi programmati per l’estate e tra questi abbiamo manifestato interesse per il concerto di Stefano Bollani il giorno 23 luglio. Dopo diverse peripezie e telefonate siamo finalmente venuti in possesso di un regolamento degli organizzatori -gfsrl e l’altroteatro- per l’acquisto dei biglietti da parte di persone disabili e loro accompagnatori. Tale regolamento prevede una complessa richiesta formale con invio di documentazione attestante la disabilità e già questo costituisce elemento di discriminazione per tutte le persone che non possiedono gli strumenti necessari . Il 28 di giugno ho inviato tale richiesta e dopo due settimane ( il 4 luglio) ho chiesto telefonicamente alla gfesrl aggiornamenti rispetto alla richiesta, mi è stato detto di inoltrare di nuovo la richiesta perché non era sta letta. Inoltro di nuovo la richiesta e dopo una settimana , il 10 luglio alle 16,45, richiamo la gfesrl e questa volta un interlocutore con atteggiamento saccente ed arrogante mi invitava a prendere contezza del regolamento che prevedeva una eventuale “accettazione” non prima di sette giorni dalla data dell’evento, peraltro analoghi regolamenti in altre parti d’Italia prevedono 30 giorni, e che non potevano interessare a lui e alla società le aspettative delle persone disabili perché avevano altro più importante da fare e quindi la necessità di fornire risposte in tempo utile per consentire alle persone disabili di programmare le loro attività, come se le persone disabili non avessero il diritto di programmare la loro vita come tutte le persone, ma appunto gli “ultimi”. Poiché alla data odierna , mancano cinque giorni all’evento, non è pervenuta nessuna informazione in merito se ne deduce ai termini di Regolamento che la richiesta è stata respinta. Ora vi sembra corretto tale atteggiamento, al di là dello specifico evento, considerato anche che l’iniziativa è cofinanziata con fondi pubblici? Chiedo, anche a nome di tutti coloro che non possono, di voler prendere i giusti provvedimenti perché sia tutelata la dignità delle persone disabili. Io da parte mia se possibile cercherò anche di investire gli organi giudiziari. Certo i problemi per le persone disabili sono molto più complessi ( mancanza di parcheggi, le barriere architettoniche, prestazioni sanitarie e sociali), ma seppure problemi non vitali, sono comunque utili per una discreta qualità di vita costituiscono elementi di discriminazione è sempre più difficile vivere nella nostra regione. Spero che le istituzioni convolte mi forniscano una spiegazione, immaginando che almeno le istituzioni abbiano tra le loro politiche prioritarie l’impegno a tutelare la dignità delle persone disabili.
Cordiali saluti
Adriano Fama