Vagava sulla 106 l’ennesimo cane randagio segnalato ieri pomeriggio, cieco e malato, esponendo se stessi e gli automobilisti a incidenti. Abbiamo per l’ennesima volta duellato con le Autorità per farlo accalappiare e condurre in canile. Ogni volta è la stessa storia:
discussioni e diverbi con le Autorità preposte (ricordiamo che ai sensi di legge l’intervento della Polizia Locale in loco è d’obbligo e che la stessa deve poi richiedere l’intervento della ASP veterinaria per l’accalappio e la dislocazione in struttura) e sempre la stessa difficoltà nell’applicare la legge. La Polizia Locale che afferma di non dover più intervenire in questi casi ma di chiamare le guardie zoofile (presenti sul posto e anch’essi impotenti) istituite dal Comune che, a loro volta, giustamente, respingono al mittente l’obbligo giuridico d’intervento. In ogni caso, dopo insistenze (che non sono comunque servite a far intervenire il veterinario ASP reperibile), il cane sarà condotto nel canile di Rossano in giornata e sembra che sarà l’ultimo; la responsabile del canile di Rossano ha infatti affermato che questo è l’ultimo cane che ingressano e che per i prossimi 30 giorni il canile chiude le porte.
Insomma, un Comune (il più esteso per superficie di tutta la Calabria e con un tasso di randagi dei più elevati del sud Italia) quello di Corigliano Rossano, che continua a disinteressarsi del grave problema dei randagi, continuando a spendere milioni di soldi pubblici per la gestione del canile ma zero per la prevenzione, dove non si sa che fine abbia fatto l’ambulatorio veterinario propagandato dove sterilizzare i randagi, dove le ASP veterinarie latitano anch’esse di iniziative volte alla prevenzione, dove verosimilmente nessuna attività di controllo dei cani padronali viene eseguito dalla Polizia Locale e dove i cittadini lamentano branchi di cani che scorrazzano per le strade, igiene pubblica drammatica e cucciolate partorite ovunque.
Ci siamo rivolti a Stop Animal Crimes Italia per avviare azioni legali opportune e invitiamo i cittadini ad aderire a prossime iniziative pubbliche di stimolo verso la pubblica amministrazione preposta al controllo delle nascite e contrasto al randagismo ossia Sindaco e ASP.
Teresa Giuliano (presidente comitato cittadino “2R” contro il randagismo)
Mena Armentano ( presidente Associazione “Zampa nel Cuore”)