A distanza di un anno, i bulli di C.da Cardame vorrebbero riprendersi la piazza dei murales. Per il momento, hanno marcato il territorio apponendo le loro firme sui murales, in attesa, forse, di coprirli con le loro oscenità. Torniamo indietro di un anno esatto.
Proprio a fine maggio dello scorso anno, il Club Rotary Corigliano Rossano “Sybaris”, che mi onoro di presiedere, nell’ambito di un Patto di Collaborazione per la gestione dei Beni Comuni stipulato con l’Amministrazione comunale, portava a compimento un progetto che prevedeva la realizzazione di alcuni murales in una piazza della nostra Città. La piazza in questione corrisponde a quell’area polivalente sita, appunto, in C.da Cardame e adiacente al Supermercato “MD”.
In effetti, si tratta di un ampio spazio, sede di una pista ovale di circa duecento metri, progettata per attività ciclo-podistica. La polivalenza della piazza scaturisce dal fatto che la suddetta pista racchiude al suo interno un’area verde ed un palcoscenico teatrale con sipario e quinte in muratura. Nel corso degli anni precedenti, l’area è stata vittima di un inesorabile degrado, con il giardino incolto e pieno di rifiuti di ogni genere, gli arredi rovinati e, soprattutto, il palcoscenico imbrattato con scarabocchi e disegni osceni.
Il Club Rotary Corigliano Rossano “Sybaris”, attuando la sua azione a beneficio dello sviluppo comunitario, ha pensato, pertanto, di adottare questo grande spazio, cercando di riqualificarlo e concentrando il suo intervento sul palcoscenico, per restituirgli la dignità persa, attraverso la realizzazione di alcuni murales a tema teatrale e sportivo, commissionata ad un artista locale di Street Art, Fausto Morini.
Il progetto, accolto con favore dalle autorità comunali, è stato un segnale, per certi versi provocatorio, che il Rotary ha voluto lanciare nei confronti delle varie componenti sociali della nostra comunità. Agli abitanti ed, in particolare, ai giovani del quartiere, affinché si ribellassero contro gli atti di inciviltà perpetrati a seguito delle scorribande dei teppisti che popolano di sera la piazza, alle Istituzioni locali di ogni ordine e grado, perché prendessero a cuore il suo destino, alle altre associazioni presenti nel territorio, affinché si potessero concertare azioni comuni di salvaguardia di questa e di altre zone della città.
È ancora vivo il ricordo della cerimonia di inaugurazione dei murales, svoltasi all’inizio di giugno dello scorso anno, alla presenza delle autorità locali e dei cittadini del posto, in una calda serata allietata da uno spettacolo di marionette svoltosi proprio sul palcoscenico.
Eppure, dopo un anno, siamo qui a registrare i primi atti vandalici a danno delle opere realizzate. A dire il vero, dopo circa un mese dall’inaugurazione dei murales, constatai che la targa che suggellava la collaborazione tra il Rotary ed il Comune era stata divelta, ed il timore che quello potesse essere l’inizio della fine dei murales mi assalì. Sono passati poi i mesi e, a parte qualche piccolo scarabocchio, il palcoscenico ha retto abbastanza, ma alla fine è accaduto ciò che temevamo, quando con i soci organizzavamo il progetto.
Proprio per questo, nel corso della cerimonia di inaugurazione, tenevo a sottolineare che il successo dell’iniziativa del Rotary passava attraverso un impegno condiviso tra privati, Istituzioni ed associazioni che provvedessero a ridare vita alla piazza sinergicamente e continuativamente, per sottrarla a tutti quelli che ne vedevano il loro territorio di conquista. Siamo ancora in tempo per fare ciò. L’appello, pertanto, è rivolto a tutti. Agli abitanti e soprattutto ai giovani sani del quartiere, perché siano i componenti di una specie di “ronda” per la salvaguardia della piazza, al Comune, perché pensi magari ad un impianto di video sorveglianza (in Svizzera impallidirebbero…), mantenga sempre pulita l’area e pensi di fare della piazza la location di spettacoli, alle forze dell’ordine, perché prevedano qualche giro in più di vigilanza, alla scuole, perché magari organizzino le loro recite sul palcoscenico della piazza, ai numerosi giovani artisti locali, perché si esibiscano proprio qui, alle associazioni sportive e religiose perché organizzino qui i loro eventi.
Certamente, anche il Rotary potrà continuare a fare la sua parte. Mi viene in mente, ad esempio, la possibilità di organizzare, con i giovani del Club, delle giornate di pulizia degli spazi verdi, o utilizzare la piazza per giornate di sensibilizzazione su campagne di prevenzione e così via. Tutti possono contribuire ad animare la piazza.
La mia denuncia non vuole essere soltanto la difesa di un progetto di Club, ma vuole essere un messaggio rivolto a tutti i cittadini per bene, affinché non venga meno la voglia di lottare per la tutela del bene comune, di non darla vinta ai bulli ed ai teppisti. Non è colpa loro se si rendono autori di aggressioni al patrimonio pubblico.
Essi sono vittime inconsapevoli di famiglie spesso allo sbando, dove vengono inculcati valori effimeri e vuoti come i cervelli ed i cuori da cui scaturiscono. Non è, per fortuna, tutto così il mondo dei giovani. Coltivando l’esperienza dell’associazionismo, ho modo di constatare quanto numerosi siano i giovani sani, che sono spesso eccellenze del nostro territorio. A tutti loro dico di non aver paura e di non soggiacere alle minacce ed alla aggressività di alcuni loro coetanei.
Bisogna, innanzitutto, avere il coraggio di denunciare chi si rende autore di atti di vandalismo e violenza, ma non con un fine giustizialista, al contrario con un intento punitivo- rieducativo. È triste dirlo, ma è spesso la famiglia, agenzia educativa per eccellenza, ad essere cattivo esempio per le giovani generazioni.
La scuola, pertanto, è spesso investita di un compito troppo più grande delle sue reali forze. Allora, l’impegno di creare i cittadini virtuosi del domani va spartito tra vari altri soggetti, oltre alle famiglie ed alle scuole. Devono entrare in gioco in maniera più incisiva le altre Istituzioni ed associazioni laiche e religiose presenti nel tessuto sociale.
Tutti abbiamo il dovere di contribuire alla educazione dei giovani più sfortunati che ci stanno intorno, indirizzandoli ai valori più alti della civile convivenza. Un ruolo importante ce l’hanno proprio i tanti altri giovani che hanno la fortuna di aver compreso quale sia la via giusta da seguire. Sulla parte retrostante del palcoscenico della piazza dei murales è presente una citazione del Mahatma Gandhi: “Sii tu il cambiamento che vuoi che avvenga nel mondo”.
Basta solo averne consapevolezza. Il Rotary ci ha provato con i murales e ci proverà sempre, perché ha troppo a cuore l’universo dei giovani. Più siamo a provarci, più possibilità ci saranno di cambiare questo contesto critico e, comunque, sarebbe delittuoso rinunciare a provarci.
Quando tutto sembra inutile, magari può nascere qualcosa di buono, quando il brutto sembra avere la meglio, magari la bellezza ci salverà, perché, parafrasando il grande Fabrizio De André, dal letame nascono i fiori…
Dott. Francesco Lasso – Presidente Club Rotary Corigliano Rossano “Sybaris”