La sua è una storia come tante, analoga a quella di moltissime donne che, seppur tra non poche difficoltà, s’impegnano per l’affermazione dei propri diritti e riescono a coniugare esigenze di lavoro con doveri di famiglia. Un esempio, tuttavia, ancor più degno di nota perché pone l’attenzione su un aspetto nient’affatto secondario della società contemporanea, ossia quello del lavoro “a distanza”, realizzato grazie ai social.
Caterina Madeo, bella e brava cittadina di Caloveto, piccolo e caratteristico borgo della provincia cosentina, è in realtà ormai una coriglianese-rossanese d’adozione. Coniugata con l’ottimo Ivan Cicero, originario anch’egli di Caloveto ma ormai “di casa” in loco per la sua professione, è l’affettuosa mamma di Diego, uno splendido bambino.
“Tutto ha avuto inizio nel 2017 – racconta Caterina – e inizialmente non pensavo minimamente che avrei potuto lavorare attraverso l’uso e la condivisione di prodotti cosmetici per uso quotidiano. Mi fu data la possibilità di provare e mettermi in gioco. E così ho potuto dedicarmi a questo lavoro, organizzandomi e facendo conciliare la vita professionale con quella di mamma”.
Un traguardo, questo, di non poco conto per le donne. “Noi mamme – prosegue Caterina – siamo molto penalizzate, specialmente quando abbiamo figli piccoli, mentre poi, quando crescono, siamo considerate “vecchie” per reinserirci nel mondo del lavoro. Così facendo, invece, grazie all’utilizzo della rete e dei social, tanto si può fare, consentendo anche a studentesse, mamme, casalinghe, ma anche a lavoratrici e lavoratori, di mettersi in gioco”.
Il messaggio di Caterina, dunque, è forte e chiaro: non si può e non si deve dimenticare il proprio essere, la volontà di conciliare impegni differenti. Mamme e mogli premurose e sempre presenti, alle quali tuttavia non si può e non si deve mai negare la possibilità e il sacrosanto diritto di affermarsi nel mondo del lavoro e delle professioni, di dedicarsi ai propri hobby, di coltivare le rispettive passioni. Un segnale importante e da evidenziare, in una società troppo spesso “distratta” e che non di rado penalizza il ruolo della donna.
Congratulazioni, quindi, a Caterina Madeo, giovane ambasciatrice dei valori dell’abnegazione e della costanza, nonché a tutte le donne che, a giusta ragione, non rinunciano ai propri sogni.
FABIO PISTOIA