Carissimi, proprio come oggi, il 27 marzo 1416, nasceva il vostro Santo Patrono, Francesco di Paola: è bello che siate qui proprio in questa data! Sul letto di morte egli disse ai suoi confratelli che non aveva alcun tesoro da lasciare e li esortò: «Amatevi l’un altro e fate tutte le vostre cose in carità».
Questo si aspetta da voi la Calabria: che tutto si faccia in carità, in unità, in fraternità. E una cosa vorrei dire: state attenti ai tribunali, perché lì tante volte nasce la corruzione. State attenti, state attenti ai tribunali. E che ci sia un cambiamento anche nei tribunali.
Vi ringrazio per la vostra visita. Siete una bella Comunità e vi incoraggio ad essere, per la vostra terra, lievito di Vangelo e segno vivo di speranza. Camminate insieme, e la formazione sia in un unico Seminario, o in due o in tre, ma insieme, non isolati in piccoli gruppetti. Questa parola “insieme” è il messaggio, come fare l’insieme vedete voi che siete su questa strada; però insieme, non isolati, non come tribù diverse, insieme, con la modalità che voi scegliete. Siate coraggiosi in questa decisione, siate coraggiosi! Una cosa che a me colpisce qui a Roma, soprattutto quando devo andare in aeroporto, è passare davanti a quelle case di formazione che in un certo periodo – parlo degli anni ’60, ’70 –, il periodo in cui fiorivano le vocazioni, erano le grandi case di formazione: oggi sono tutte vuote. È difficile. Fate uno stile di formazione che sia vivo sempre e che non dipenda dall’esteriorità ma dalla forza dello Spirito Santo; e su questo prendete decisioni con coraggio, con coraggio. Il Signore vi accompagnerà sempre. Insieme, nella fraternità. E andate avanti con fiducia e con gioia! La Madonna vi accompagni e vi custodisca. La Madonna è madre, e le mamme sanno come fare, sanno meglio di noi. Vi benedico tutti di cuore. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me, a favore, non contro! Grazie.
In foto l’arcivescovo di Rossano Cariati e un seminarista di Corigliano