Nella festosa cornice di Piazza Salotto, nel pomeriggio di ieri, sono confluite migliaia di cittadini per il Carnevale di Corigliano: un successo che tornerà a ripetersi nel pomeriggio odierno nel centro storico ausonico.
Una splendida manifestazione di socializzazione all’insegna della tradizione che seguo, come cittadino e come giornalista dell’emittente televisiva regionale Tele A1.
Una formula vincente che porta con sé il desiderio dei cittadini di riappropriarsi dei luoghi del territorio e delle radici di ciascheduno dopo il lungo periodo di pandemia, nonché la ferrea volontà di valorizzare i segni distintivi della memoria della comunità. Il merito va ascritto a Valeria Capalbo, presidente della Pro Loco di Corigliano e protagonista di questa pregevole e ben riuscita iniziativa, con la quale mi complimento sinceramente. Senza lesinare tempo ed energie, ha coinvolto attorno a sé tante preziose ‘anime’ dell’associazionismo, della storia e delle tradizioni locali, perché non c’è emozione senza partecipazione. Tra tutti, mi piace sottolineare il ruolo svolto, con la consueta passione di sempre, dal già presidente della Pro Loco di Corigliano, il dinamico Domenico Terenzio, dal sempre presente Mario Amica, dal presidente della Pro Loco di Rossano, Federico Smurra.
Un perfetto connubio tra società civile, Amministrazione Comunale, istituti scolastici ed altri sodalizi che hanno apportato fattiva collaborazione per la buona riuscita dell’evento. Numerosi giovani, fulcro vitale del tessuto cittadino, molte donne, perno della famiglia e della società, e poi gli anziani: preziosa memoria vivente. Un solo esempio tra i tanti è costituito dalle signore Mariacarla Febo e Immacolata De Patto, con me in foto, sempre impegnate nella promozione delle tradizioni locali, da non disperdere e anzi trasmettere alle nuove generazioni.
Plauso e soddisfazione, dunque, per questa manifestazione all’insegna dell’identità che ci consegna un duplice messaggio: da un lato, la buona volontà e sensibilità di tanti cittadini e, dall’altro, il ruolo centrale delle Pro Loco, il cui bagaglio d’esperienza merita di essere ulteriormente valorizzato.
FABIO PISTOIA