Dodici chili di Gbl, precursore del più noto Ghb conosciuto come la “droga dello stupro”, oltre a un chilo di mefedrone (sostanza psicoattiva con effetti simili alla cocaina) in cristalli.
Supera il mezzo milione di euro il valore delle droghe sintetiche sequestrate dai Carabinieri della compagnia di Bologna Borgo Panigale in una indagine che ha smantellato una organizzazione specializzata nella importazione dall’Olanda e nello spaccio di queste sostanze, destinate a una clientela selezionata nel giro della movida bolognese.
L’operazione ribattezzata “Track and Trace”, coordinata dal Pm Flavio Lazzarini, si è conclusa con l’emissione di cinque misure cautelari firmate dal Gip Roberta Malavasi a carico di due calabresi (uno dei quali della Sibaritide), ritenuti i vertici della banda e che gestivano il traffico mentre erano agli arresti domiciliari, e tre soggetti gravitanti su Bologna, tutti indagati per importazione e spaccio di stupefacenti in concorso. I primi due sono finiti in carcere, per gli altri sono stati disposti gli arresti domiciliari per uno e l’obbligo di dimora per i restanti due.
L’indagine è partita a dicembre 2021 da una segnalazione ai Carabinieri da parte di una ditta di spedizioni a Calderara di Reno, che aveva intercettato un pacco sospetto. Gli investigatori hanno poi ricostruito che la droga veniva acquistata online, anche pagando tramite bitcoin, su un sito con base in Olanda, dove queste sostanze sono di libera vendita. Una prima spedizione era diretta in Germania, a complici che si occupavano di mascherare le confezioni facendole sembrare flaconi di liquido detergente per pulire i cerchioni delle auto, prima di inviarle tramite corriere a Bologna.
I Carabinieri hanno intercettato una dozzina di spedizioni in sei mesi e stimato un giro d’affari di almeno 20mila euro mensili.
FABIO PISTOIA