Tutto costa di più in questi ultimi mesi, ma il Governo sta provando ad arginare il problema mettendo a disposizione degli italiani alcuni bonus e incentivi su diversi settori. Uno di questi è quello delle ristrutturazioni, per le quali si hanno a disposizione Bonus e Superbonus. Questo non ha solo portato ad un aumento delle richieste di ristrutturazioni da parte degli italiani, ma anche alla nascita di nuove imprese edili.
Superbonus: boom di ditte edili
I benefici degli incentivi per le ristrutturazioni, specialmente il Superbonus, hanno riguardato non solo i consumatori finali, ma anche chi ha voluto mettere su una propria azienda di costruzione. Basti pensare che negli ultimi 24 mesi sono state quasi 30 mila le ditte edili che hanno iniziato la propria attività e risultano iscritte alle Camere di Commercio locali. La più alta concentrazione c’è stata nel terzo trimestre del 2022, con oltre 6 mila nuove aziende registrate. Anche a livello di chiusure, queste sono state nettamente inferiori rispetto al trend del biennio precedente a quello appena conclusosi. Dati che sono secondi solo all’espansione del settore dei servizi per imprese e persone. La crescita maggiore, passando ai dati regionali, si è avuta nel Sud Italia, specialmente in Campania (+7%), Sicilia (+5.3%) e Puglia (5%). Bene anche il Lazio, dove si è registrato il maggior numero di ditte aperte in due anni, con oltre 5000. Ovviamente, però, a fronte dell’aumento delle aziende, sono stati aumentati anche i controlli da parte delle autorità preposte, in quanto il rischio è che ci possano essere delle ditte e degli imprenditori che cerchino di sfruttare i bonus a proprio favore, rivelandosi inaffidabili e truffaldine oppure eccessivamente improvvisate.
Come aprire un’impresa edile
Se, dunque, si sta pensando di mettere su un’impresa edile, è bene conoscere i dettagli di questa operazione, assolutamente rilevanti e non trascurabili per poter lavorare nel pieno rispetto delle regole. Partiamo con il dire che esistono diversi generi di imprese, ognuna caratterizzata da un target specifico e necessitante di mezzi e manovalanza specializzati. Si parte dai piccoli appaltatori, quelli che si occupano solitamente di ristrutturazioni e che fanno parte del comparto delle piccole e medie imprese. Di solito queste sono composte da un numero non cospicuo di operai che lavorano artigianalmente nel corso della ristrutturazione. Poi esistono i veri e propri appaltatori, i quali offrono servizi che vanno al di là della muratura, della termoelettrica e similari, bensì mettono a disposizione ampie gamme di servizi, gestendo ampi incarichi per conto di aziende terze. Infine, ci sono i proprietari costruttori, che fanno parte di una vera industria del settore edile. Passando all’iter burocratico, quello di cui si necessita per avviare la propria azienda, a prescindere dalla tipologia, è, in primis, l’apertura della Partita IVA.
Dopo di che bisogna iscrivere la ditta al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, mentre al Comune di appartenenza bisognerà comunicare l’Inizio Attività con almeno un mese di anticipo. Fatto questo occorrerà recarsi presso INAIL e INPS per aprire le posizioni necessarie, dunque andare alla ASL per la certificazione e ottenere il permesso per l’esposizione dell’insegna esterna. Infine, ma non meno importante, bisognerà stipulare le assicurazioni dovute per attrezzature, macchinari da lavoro e personale. Per fare tutto questo, dunque, si avrà bisogno di un budget sostanzioso. Per avere maggiore liquidità, inoltre, si potrebbe pensare di valutare un prestito guardando, su alcune piattaforme online, i finanziamenti per partita IVA, dato che questa, come detto, andrà aperta. Altro aspetto da considerare, a questo punto, è se si voglia aprire un’impresa autonoma o in franchising. Per la prima, generalmente potremmo quantificare i costi di avvio dell’azienda sui 40mila o 50mila euro circa, 30mila dei quali andranno utilizzati solo per il negozio/sede, per i macchinari, il personale e quant’altro. Se invece si aprirà una sede in franchising, l’investimento iniziale complessivo dovrebbe aggirarsi tra i 15mila euro e i 30mila.