
L’intera comunità cittadina non dimenticherà mai la terribile tragedia dei 12 pescatori di Schiavonea deceduti in mare la notte del 31 dicembre 1974. Una tragedia nazionale, quando la furia del mare strappò alla vita 12 uomini, lasciando 22 bambini senza padre.
Qualcuno mi ha ‘rimproverato’ di non aver mai fatto espressa menzione dell’unico sopravvissuto, Cosimo Marghella, che all’epoca del funesto evento aveva 22 anni. Ebbene, ciò non è accaduto non per disinformazione, ma esclusivamente per una questione di rispetto, probabilmente eccessivo e quindi non pienamente e da tutti compreso.
Non ho mai avuto, purtroppo, la possibilità di fare la diretta conoscenza del signor Marghella, ma sono consapevole delle sofferenze patite per aver vissuto personalmente simile tragedia, nonché della zelante cura e assistenza fornita dai suoi familiari, importanti presenze fisiche e morali nel cammino di quest’uomo. Unico superstite, dunque, che non merita una semplice citazione, bensì un ricordo a parte, proprio alla luce di un’intera esistenza segnata dal dolore.
Cosimo Marghella è scomparso il 22 febbraio dello scorso anno e, nell’occasione del trigesimo dalla dipartita, l’Amministrazione Comunale consegnò una targa commemorativa ai suoi familiari. Un gesto significativo e che condivido, invitando quest’oggi, in memoria di tutte le persone scomparse, a dar seguito a quanto annunciato in quella circostanza in un comunicato stampa: indire la “Giornata in ricordo delle vittime del mare”.
A pochi giorni dal quarantottesimo anniversario da quella triste pagina di cronaca e memoria collettiva, pertanto, il mio ricordo di Cosimo Marghella avviene all’insegna del rispetto e della preghiera, nonché nella vicinanza alla famiglia e alla comunità tutta di Schiavonea.
FABIO PISTOIA