Pulire ed organizzare la propria casa non è una cosa da tutti. C’è chi è davvero portato nella pulizia della casa e chi invece non ci riesce proprio. In altri casi, c’è anche chi fa della pulizia della casa un vero e proprio lavoro; soluzione comoda per chi non ne ha proprio voglia. In questo articolo scopriremo alcune curiosità sulla pulizia casalinga. Anche se non sei il tipo da pulizie per la casa potresti scoprire qualcosa di nuovo!
Quanti italiani puliscono casa?
Secondo alcune ricerche, sono molti gli italiani che puliscono casa settimanalmente, con un bel 41% che svolgono queste attività. Per le pulizie più profonde, molti aspettano il cambio di stagione. Per quanto riguarda la pulizia di una stanza singola, c’è solo il 14% che dedica un po’ di tempo per questo compito, con il bagno che risulta la stanza più odiata da pulire.
Parlando di differenze tra uomini e donne nelle attività casalinghe, quella che sembra un’attività storicamente svolta dalle donne non è (secondo i dati) non è più una concezione così reale. Nel 2020 il 74% degli uomini italiani (secondo la ricerca Polti) ha svolto attività casalinghe, dalla pulizia della casa a lavaggio e stiraggio degli abiti. L’incremento è stato del 14% rispetto all’anno precedente.
Le donne italiane tengono comunque molto al loro ruolo da casalinga. Nonostante i dati in calo sono comunque più di 7 milioni le donne italiane che si dichiarano casalinghe. È un mestiere che spesso non viene fatto a pagamento, ma viene visto come un vero e proprio dovere da svolgere per il bene della famiglia. Alcune volte, però, sembra che questo lavoro debba essere sicuramente più considerato.
Per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti per la propria casa, c’è chi passa di negozio in negozio, chi guarda i cataloghi come il catalogo Stanhome o chi cerca qualsiasi prodotto nei vari e-commerce (anche al costo di riceverlo qualche giorno dopo).
I lavoratori domestici
Dando uno sguardo direttamente ai dati dell’INPS, sono quasi un milione i lavoratori domestici registrati, con un aumento di 1,9% dal 2020 al 2021. Pensavi fossero di meno? Invece i numeri sono in continua crescita, e nonostante il lockdown sono cresciuti in maniera costante (soprattutto alla “riapertura” generale).
In questo caso, sono molte di più le donne che svolgono questo lavoro come professione, venendo spesso chiamate “COLF”. Mentre le donne che lavorano nelle case degli italiani formano circa l’88% del numero dei lavoratori totali, gli uomini prendono la parte restante, con un dislivello piuttosto notevole.
Possiamo anche andare a vedere i dati regione per regione, con la Lombardia che presenta circa 185 mila lavoratori domestici, seguita dal Lazio con 130 mila e dall’Emilia-Romagna con circa 85 mila. La regione che presenta meno lavoratori domestici è (soprattutto a causa delle dimensioni del suo territorio) la Valle d’Aosta, con circa duemila professionisti.
C’è chi forma vere e proprie agenzie di pulizia, con una differenza che si nota anche nelle nazionalità dei lavoratori in questione. Sempre guardando i dati INPS, sono molti i lavoratori provenienti dall’Est Europa, a tal punto da rappresentare una percentuale molto vicina a quella degli italiani.
Abbiamo visto alcuni dati per scoprire l’importanza della pulizia casalinga in Italia, parlando dei casalinghi “fai-da-te” e di chi pulisce e organizza le case degli italiani come lavoro. Grazie per aver letto questo articolo, a presto!