La legge di bilancio chiarisce, in rapida successione, qual è il ruolo del Sud per il governo Meloni e quale sia il peso della deputazione calabrese all’interno della maggioranza. In entrambi i casi il ruolo è marginale e ridotto ad un semplice “sissignore”.
Prevedere per la SS 106 la miseria di 3 miliardi, invece degli 8 necessari, è già una vergogna. Spalmarli in quindici anni è semplicemente un atto mortificante verso l’intera Calabria e la fascia jonica in particolare. E, di fronte a questo atto quale diventa la posizione degli eletti, regionali e nazionali di FdI, Lega e Forza Italia? Un silenzio assordante. Immaginate cosa avrebbero gridato i vari Rapani, Straface, Gallo, Graziano, Furgiuele se il governo fosse stato di un altro colore? E come avrebbero amplificato queste urla, in cerca di un posto al sole, i loro possibili candidati a sindaco di Corigliano-Rossano?
Invece oggi nessuna voce si alza. Nessun lamento si leva. Ed è imbarazzante ricordare cosa diceva l’allora ministro Salvini, con tanto di foto affianco di chi sulle miserie della Ss106 ha cercato notorietà, lo ricordate tutti. Allora la De Micheli ed il Pd erano riempiti d’insulti mentre si dipingeva il padano Salvini come il salvatore della patria… il problema è che, ancora una volta, la patria da salvare è quella di Alberto da Giussano.
In questo contesto, francamente facilmente prevedibile – c’era già il precedente della sottrazione dei fondi per la tratta marittima Schiavonea-Catania e un altro finanziamento per la Ss106 da parte della Lega – diventa difficile poter prevedere possibilità di sviluppo per questo territorio. In una crisi già pesante le possibilità di portare nuovi investitori in Calabria e sulla fascia jonica diventano ancora minori.
E dev’essere chiaro che, con i numeri della maggioranza di governo, le scelte economiche e infrastrutturali, non sono condizionate da equilibri politici ma sono scelte strategiche su quali siano le aree del Paese da premiare e valorizzare. Ed all’interno di un modello amministrativo che tende a separare ed indebolire le aree già deboli (autonomia differenziata) il segnale è chiaro: il Sud e la Calabria sono di scarso interesse per il governo Meloni. E questo vuole anche dire che, in una situazione di difficoltà economica dove la povertà cresce a velocità tripla rispetto alle aree ricche del Paese, si rafforza il potere dell’antistato rappresentato dalle organizzazioni criminali.
Il segretario PD Corigliano Rossano
Francesco Madeo