Il Capitano Cesare Calascibetta, già Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Corigliano, continua a spiccare per impegno e professionalità nel lavoro, nonché per una spiccata sensibilità per tutto ciò che è afferente il sociale, la difesa degli “ultimi”,
i temi della prevenzione così cari alle famiglie e a tutte le agenzie educative e formative. Peculiarità per le quali ha conseguito attestati di sincera stima da parte di larghi strati della popolazione.
Alla guida della Compagnia ausonica fino al mese di ottobre 2021, il Capitano Calascibetta attualmente ricopre il ruolo di Comandante della Compagnia di Torino San Carlo, una tra quelle di più antica istituzione nella storia dell’Arma dei Carabinieri. Città-simbolo, Torino, poiché è in questo luogo che venne fondata la Benemerita nel 1814.
A riprova della dedizione profusa, giunge la notizia di un’importante operazione portata a termine dal Capitano e dai suoi uomini, tanto da trovare nelle ultime ore ampio spazio sui principali quotidiani nazionali e tra le più note agenzie di stampa: sgominata una baby-gang che terrorizzava i giovanissimi della città di Torino. Quattro minorenni, di età compresa fra i 15 e i 17 anni, due di origine egiziana e due italiani, residenti a Torino, sono stati difatti arrestati dai Carabinieri in quanto sospettati di un furto con strappo aggravato, commesso nello scorso agosto vicino al Duomo del capoluogo piemontese ai danni di un loro coetaneo.
I militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare dispositiva di due misure detentive in carcere e di due misure del collocamento in comunità, emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Torino su richiesta della locale Procura per i Minorenni. L’inchiesta che ha portato agli arresti è stata condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Torino San Carlo e ha permesso, grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza cittadina, di raccogliere gravi indizi a carico dei quattro minorenni, i quali, dopo aver avvicinato la giovane vittima, le avrebbero strappato dal collo la collanina in oro che indossava.
L’indagine dei Carabinieri si inserisce nelle attività finalizzate a prevenire e contrastare i reati predatori commessi ad opera delle baby gang nel centro di Torino, che ha già consentito di eseguire, nell’anno in corso, 10 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, 6 arresti in flagranza di reato, oltre a notificare 21 Daspo urbani ed identificare, al momento, oltre 250 ragazzi appartenenti a vari gruppi giovanili.
Brillante operazione che, nel registrare la meritata ribalta mediatica, ha fatto tirare più di un sospiro di sollievo a tante famiglie torinesi, finora private della serenità per quello che poteva accadere (o che era già frattanto accaduto) ai rispettivi figli, alla luce della presenza di simile gruppo di balordi per le strade del centro della città. Un risultato che premia l’attività d’indagine svolta dal Capitano Cesare Calascibetta e dai suoi uomini e per il quale rivolgiamo un plauso, in nome del vivo e indelebile legame affettivo da parte di gran parte della locale comunità e che non può che fare onore alla sua persona e all’intera Arma dei Carabinieri.
FABIO PISTOIA