Non è una nozione scolastica, né una corrente filosofica. Non s’apprende tra i banchi e neppure nelle aule universitarie. Eppure rappresenta in egual modo, se non di più, pagine di storia, personale di ciascheduno e comunitaria per tutta Corigliano, autentiche lezioni di vita e di pensiero, simboli d’umanità e professionalità.
È l’arte del commercio e delle attività produttive, oggi attanagliata da una crisi economica d’ingenti proporzioni.
Segnali nefasti si scorgono nella odierna quotidianità, anche e soprattutto nei nostri antichi borghi. E così, difatti, nel centro storico ausonico assistiamo alla recente chiusura di due storiche attività, seppure per diversi motivi tra loro: la macelleria Gentile, in via Roma, a causa delle sempre più crescenti spese, e la caffetteria-gelateria “del Combattente”, in viale Rimembranze, per il meritato pensionamento del suo titolare.
Dunque, dopo la suddetta macelleria (della quale ci siamo già occupati nei giorni scorsi), anche “Zio Ciccio” Madeo, come da tutti affettuosamente conosciuto e soprannominato il signor Francesco, stimato e garbato concittadino, professionista del settore e persona da sempre impegnata anche per la promozione del territorio, ha abbassato le saracinesche del suo locale, attivo sin dal lontano 1927, ma non quelle del proprio cuore. Un cuore che parla d’impegno, solidarietà, trasformazioni sociali del centro storico, capace di rapportarsi all’insegna dell’animo generoso con grandi e piccini. La sua storia continua ad essere portata avanti, con orgoglio e altrettanta professionalità, dal figlio Luigi e dal resto della famiglia in viale della Libertà, epicentro paesaggistico della località marinara e turistica di Schiavonea, sullo sfondo dell’azzurro del mare e del limpido cielo. Molto ci sarebbe da scrivere poiché “il Combattente” ha accompagnato la nascita e la crescita d’intere generazioni, oltre a configurarsi come un punto di riferimento di qualità e socialità.
Sul punto abbiamo chiesto l’opinione di Enzo Natozza, storico commerciante e persona dotata di spiccata sensibilità, presidente dell’Associazione dei Commercianti del Centro Storico di Corigliano: un sodalizio di persone perbene che amano il borgo antico e meritano ascolto e vicinanza per il loro amore e la loro professionalità.
“La chiusura di queste due attività – dichiara Natozza – ha ragioni diverse, tuttavia il contenuto è lo stesso: due porte che si chiudono nel centro storico. Dobbiamo lavorare tutti insieme (Amministrazione, politici e commercianti) affinché si possa porre fine a questa emorragia. C’è bisogno di tavoli di confronto per studiare le misure da intraprendere, ad esempio snellire la burocrazia dei preposti uffici, rilasciare le licenze di nuovi locali più facilmente e molti altri provvedimenti. Siamo nati ufficialmente dopo oltre due anni di lavoro come associazione senza scopo di lucro, ci siamo costituiti allo scopo di promuovere ed incrementare il commercio, tutelando ed incrementando gli interessi del centro storico. Inoltre, puntiamo a confrontarci con le istituzioni locali, regionali e nazionali; chiederemo, pertanto, tavoli di confronto per la grave crisi che stiamo attraversando, cercando di trovare soluzioni a questo grave problema: famiglie, enti e aziende sono strozzati dagli aumenti incontrollati, non riuscendo più a fare quadrare i conti. Dobbiamo necessariamente fare tutti la nostra parte”.
FABIO PISTOIA