A causa dei recenti rincari, i morosi nei confronti delle bollette sono stati tantissimi, arrivando a contribuire a un aumento del fenomeno già particolarmente diffuso e contando solo nell’anno scorso già circa 117 mila casi.
Tutto questo nonostante gli aiuti avuti grazie al bonus sociale che oggi è a disposizione di oltre tre milioni di famiglie. Ma vediamo nello specifico cosa può succedere in questi casi e perché.
Cosa succede quando si diventa morosi
Purtroppo, già quando si è in ritardo con i propri pagamenti delle utenze scatta il primo livello di allarme, anche per questo, avere a disposizione tariffe vantaggiose per le proprie utenze aiuterà a portare a termini una migliore gestione delle uscite.
In questo modo, si avrà poi anche una minore probabilità di essere in difficoltà con i pagamenti. Un confronto sul sito ComparaSemplice delle migliori offerte luce e gas potrebbe essere quindi di fondamentale importanza.
Nel caso di ritardi, se si fa parte del mercato tutelato, indipendentemente che si tratti di luce che di gas, il fornitore può richiedere al suo cliente un interesse di mora pari al tasso Bce, che ad oggi è arrivato all’1,25%.
A questo si andrà poi ad aggiungere uno spread del 3,5% per ogni giorno di ritardo. Questa percentuale non interesserà però tutti quei clienti che sono stati puntuali con i loro pagamenti nell’ultimo biennio, almeno per i primi 10 giorni.
In ultimo, ci saranno gli eventuali costi per il sollecito. Differente, invece, il caso del mercato libero, che prevede solo il pagamento degli interessi di mora e le spese.
Nei casi in cui la situazione va peggiorando invece, il fornitore può decidere di mettere in mora l’utente interessato e intimargli di pagare. In questo caso si andrà incontro a una serie di procedure.
Per prima cosa arriverà a casa una raccomandata oppure direttamente una pec con indicato il termine ultimo in cui si potrà pagare il proprio debito. Oltre a questo, però, verrà indicato anche un secondo termine che indicherà la data entro cui si potrà risolvere la situazione.
Superato questo, non resterà altro che la sospensione della fornitura. Ad ogni modo, la rete non potrà comunque essere sospesa prima di 3 giorni lavorativi trascorsi dal termine ultimo per il pagamento e 40 giorni solari dalla notifica della mora in atto.
Cosa succede con l’elettricità
Per quanto riguarda l’elettricità, invece, in questi 40 giorni bisognerà tener conto di 15 giorni in cui si sarà soggetti a una riduzione forzata del 15% rispetto alla potenza a disposizione.
Nello specifico, nella comunicazione di messa in mora dovranno essere indicate oltre alle modalità per comunicare l’eventuale saldo del conto a debito, anche un avviso che indichi la possibilità di richiedere la prescrizione del pagamento nel caso si tratti di consumi più vecchi di due anni.
In mancanza però di questa comunicazione completa di tutte le informazioni, non potrà scattare la sospensione della fornitura, che non potrà comunque avvenire di venerdì, di sabato o nei festivi, oppure se il pagamento è già stato effettuato o è stato comunicato, o nel caso in cui il fornitore non abbia dato una risposta soddisfacente a un reclamo.
Cosa fare una volta che la propria fornitura viene staccata
Nel caso in cui la propria fornitura venga staccata, per riattivarla bisognerà inviare alla società di luce o gas una richiesta di riattivazione, comprensiva di tutta la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento.
In questo caso, il fornitore sarà tenuto a far riattivare la fornitura di gas in 2 giorni e 1 giorno se si tratta della luce, dopo aver girato la richiesta al distributore. In caso contrario, il cliente avrà diritto a 35 euro di indennizzo trascorso il doppio dei termini previsti per la riattivazione, di 70 euro per il triplo e di 105 euro per tutti i ritardi successivi.
Chi contattare quando non si riesce a pagare
Se si crede di non poter pagare una fattura, la rateizzazione è il primo passo a cui pensare. Per chiederla, bisognerà rivolgersi al proprio fornitore, contattando i riferimenti riportati in bolletta.
Grazie ai diversi decreti Aiuti messi in campo dal governo, poi, sono disponibili anche altri incentivi che scattano in automatico in bolletta, come la riduzione al 5% dell’Iva sulla fornitura di gas e l’annullamento degli oneri generali di sistema.
Inoltre, fino alla fine dell’anno, sia clienti del mercato libero che di quello tutelato avranno anche a disposizione delle agevolazioni rafforzate sulle tariffe elettriche, i cosiddetti bonus sociali.