A tanti di noi ha voluto bene come se fossimo suoi figli, e solo gli stolti e gli ingrati dimenticano; molti di noi, viceversa, gli hanno voluto bene scorgendo nella sua immagine una figura cara, alla stregua di un secondo padre, un affettuoso zio, un sempre premuroso e presente amico di famiglia. La data di oggi, 6 settembre, pertanto, non ci è affatto indifferente, e d’altronde non potrebbe esserlo per quanti, in tale circostanza, gli facevano una telefonata o lo incontravano per brindare insieme.
Il 6 settembre del 1943, difatti, nasceva il Commendatore Giorgio Aversente, dato alla luce da una famiglia semplice e laboriosa, fulgida espressione di questa terra ricca della storia degli avi, della quale andava tanto orgoglioso. Vogliamo celebrare qui, pur se in punta di piedi, l’uomo, il pater familias, l’imprenditore, dal cui volto e dal cui nome la nostra comunità mai potrà disgiungersi. Una sola mente per innumerevoli e lungimiranti idee: l’affermato Gruppo imprenditoriale nel settore automobilistico, le attività agricole di qualità, la felice intuizione di TeleA1, la geniale realizzazione dell’elegante relais “Il Mulino”, e via discorrendo.
Quando una persona abbandona il proprio cammino terreno, prematuramente come in questo caso, non mancano mai, in chi rimane quaggiù, momenti ed eventi per ricordarne la figura e l’opera. Riaffiorano ricordi, si vivificano emozioni, ritornano – nelle menti e nei cuori – sentimenti mai sopiti, immagini e luoghi di un tempo felice. Il calendario, in simile percorso, è avventuriero complice: la data della scomparsa di chi non è più tra noi rappresenta un punto fermo per familiari, amici, compagni di vita e di pensiero. Talvolta, e non di rado, come in questo caso, anche un’altra data contribuisce, quasi a mo’ di conforto e ristoro dal dolore dell’umano consorzio, ad allietare i giorni di chi resta: quella del compleanno, giorno della nascita della persona alla quale abbiamo voluto e continuiamo a volere bene, inteso come elogio imperituro della vita contrapposto a quello della crudele dipartita.
Tutti siamo a conoscenza di chi è stato e di cosa ha rappresentato Giorgio Aversente, tutti ne ricordiamo intatta la straripante cortesia, il disarmante sorriso, la generosità senza risparmio alcuno. Tutti oggi lo rimpiangiamo, perché tanto ha fatto per la sua città e molto altro avrebbe potuto e voluto certamente fare. Una risorsa, il nostro Commendatore, una mente libera e scevra da sterili pregiudizi e steccati ideologici, una persona perbene che ci ha fatto sentire tutti meno soli, in virtù del suo riconosciuto impegno e della sua presenza, mai di facciata.
E così, in questo fatidico 6 settembre, che più di una volta abbiamo festeggiato insieme, intendiamo rivolgere un pensiero speciale nei confronti di questa persona speciale: un “mulino” di idee, d’inventiva, di luminosa energia. Come già scrivemmo lo scorso anno in analoga circostanza, non possiamo spegnere le candeline del compleanno e brindare col diretto interessato, purtroppo, ma ci è tuttavia consentito farlo, col dovuto rispetto e con i “viaggi” della mente e del cuore dei quali ciascheduno è capace. Un abbraccio, caro Commendatore.
FABIO PISTOIA