Sembra una storia bizzarra, ma in realtà è seria e significativa perché rivela le carenze vigenti sul territorio comunale, molte delle quali certamente d’antica origine, e il lungo percorso che ancora si può e si deve fare per fornire servizi degni di questo nome ai cittadini.
Una storia che proviene da Piana Caruso, splendida e popolosa frazione montana dell’area urbana di Corigliano ma, purtroppo, “dimenticata” dalle istituzioni.
Qui, dirimpetto la villa comunale, è situato lo storico bar-ristorante-pizzeria “Il Castagno”, gestito con passione e sacrifici dal signor Domenico Schiavelli e dalla sua gentile consorte. Uno dei pochissimi punti di riferimento per le famiglie che, ancora oggi, scelgono la Montagna di Corigliano per trascorrere le proprie vacanze, tanto da costituire, oltre che un’attività di ristorazione, anche l’unico bagno pubblico della zona.
Ebbene, ad ogni ritorno alle urne, il suddetto bar assolve anche la funzione di ausilio al locale deputato ad ospitare l’apposito seggio elettorale per i cittadini residenti a Piana Caruso e zone limitrofe, ubicato accanto alla medesima attività, fornendo indispensabili servizi pubblici quali energia elettrica, wi-fi, linea telefonica, consentendo così di espletare regolarmente le operazioni di voto. In assenza di questi servizi, difatti, il seggio non potrebbe essere tale.
Una situazione verificatasi alle ultime elezioni Regionali, nonché in occasione del Referendum dell’11 giugno scorso, e che tornerà a ripetersi di qui a poco, ossia il prossimo 25 settembre, data delle elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Dunque, senza il contributo erogato, con generosità e pazienza, dai titolari della predetta attività, i cittadini di Piana Caruso non avrebbero un seggio elettorale dove recarsi per espletare il loro diritto di voto!
È una storia nota al Comune di Corigliano Rossano, tant’è che lo stesso ente ha provveduto, in occasione del recente Referendum, solo a versare una cifra simbolica (100 euro) al signor Schiavelli e famiglia a ristoro dei servizi urgenti forniti. Simbolica, già, perché certamente non esaustiva rispetto alle spese realmente affrontate dai titolari, che ormai con cadenza periodica si ritrovano a dover assolvere a questa funzione per consentire a tutti i cittadini della zona di poter andar a votare. Generosità e spirito di servizio, pertanto, da parte dei titolari del bar, ma certamente non una soluzione ideale e che può protrarsi nel tempo: un’attività che sopperisce alle carenze pubbliche, e che per giunta lavora soprattutto nei mesi estivi, non può farsi carico sempre e comunque di simili spese.
Il Comune, dunque, è chiamato ad affrontare in modo celere e definitivo la problematica, allestendo un seggio elettorale con servizi pubblici autonomi per garantire il diritto di voto, ad ogni appuntamento elettorale, ai cittadini residenti a Piana Caruso, Baraccone, Simonetti, e via discorrendo.
FABIO PISTOIA