I neko cafè, ovvero i famosi bar nei quali è possibile prendere una tazza di espresso in compagnia di simpatici felini, sono sempre più diffusi. Infatti, negli ultimi anni, la cultura orientale è diventata sempre più comune in Europa e molti imprenditori si sono ispirati all’Asia per portare nuove attività nel continente europeo, e in particolare in Italia. Tra queste rientra, appunto, una tipologia di bar e bistrot dove diversi gatti sono liberi di intrattenere i clienti passeggiando tra i tavoli in cerca di qualche carezza. Aprire questo tipo di bar è sicuramente una buona scelta dal punto di vista imprenditoriale, ma oltre a rappresentare un investimento importante, richiede maggiore attenzione ai dettagli.
Quanto costa aprire un bar in Italia
Aprire un bar è sicuramente una forma di investimento piuttosto diffusa in Italia. Purtroppo, non è possibile quantificare il costo necessario per poterlo fare. Il motivo è semplice, sono molteplici le variabili da prendere in considerazione e che, di fatto, potrebbero far lievitare i costi. Ad ogni modo, è possibile risparmiare, ad esempio, prendendo la macchina caffe per bar in comodato d’uso. In questo modo, infatti, è possibile evitare di dover acquistare la macchina per il caffè, elemento essenziale in qualsiasi bar. Poi ovviamente se si vuole puntare sul neko caffè occorre prendere in considerazione anche la gestione dei gatti e prendersi cura di tutti i loro bisogni, ennesima spesa che non è possibile quantificare a priori.
L’iter burocratico
Come per qualsiasi altro bar, anche per aprire un cat cafè (o neko cafè) è necessario dedicarsi ad alcuni adempimenti burocratici. È necessario aprire la partita IVA, rivolgendosi a un commercialista al fine di individuare il codice ATECO adatto al tipo di attività da intraprendere e inoltrare la richiesta all’Agenzia delle Entrate. Fatto ciò, bisogna presentare al comune la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Occorre, inoltre, seguire alcuni corsi: quello HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), quello antiincendio e il corso SAB (Somministrazione di Alimenti e Bevande). Infine, per questa tipologia di locali è fondamentale richiedere anche un nulla osta sanitario all’ASL.
I gatti… e le loro necessità
Come sopra anticipato, Neko cafè significa locale con i gatti. Proprio per questo, non si può aprire un’attività di questa tipologia senza pensare ai felini che dovranno abitarlo. Ovviamente, gli amici a quattro zampe necessitano di spazi a loro dedicati, dove possono rilassarsi in tranquillità ed espletare i loro bisogni. Il tutto, ovviamente, senza disturbare la clientela con rumori o odori sgradevoli. Tira graffi e giochini possono essere posizionati tra i tavoli per i clienti, ma ciotole e lettiere devono essere situate il più lontano possibile, sia per il relax dei mici che per questioni igienico-sanitarie. Pertanto, è fondamentale anche trovare un locale abbastanza ampio da poter consentire la convivenza pacifica di umani e felini, rapportato in base al numero di gatti che si intende ospitare e di clienti che si intende accogliere. Infine, è doveroso sottolineare che è necessario prendersi cura dei gatti presenti nel bar, questo perché non devono essere sfruttati per fini commerciali come una sorta di oggetto. Proprio per questo molti in Giappone vietano ai clienti di disturbare i gatti quando riposano.